I bambini. Questi sono i veri protagonisti di “Romanzo d’infanzia”, spettacolo messo in scena ormai da dieci anni dalla pluripremiata Compagnia Abbondanza/Bertoni, con la regia di Quintavalla e Stori.
“L'infanzia è il diamante della nostra vita, è grezzo e abbagliante. Si può scheggiarlo oppure offuscare la potenza della sua luce”. Il diamante: l’unico elemento presente sul palco e l’unico davvero essenziale per il significato che porta con sé.
In scena Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, due ballerini di fama internazionale, probabilmente i migliori nel panorama italiano. Tra movimenti fanciulleschi e capricciosi, Nina e Tommaso vivono e sopravvivono. Sono due bambini vivaci ma non per questo meritevoli di ricevere sofferenza e violenza. Come tutti i loro coetanei, fanno della fantasia il proprio pane quotidiano: giocano, scherzano, immaginano luoghi e situazioni e provano l’un per l’altra un affetto smisurato.
Il rapporto coi genitori è, purtroppo, basato sull’indifferenza più assoluta. Il padre e la madre (sempre interpretati dai due bravissimi attori-ballerini) non hanno né tempo, né voglia di ascoltare i propri figli, anzi, alla prima “marachella” li puniscono a suon di schiaffi e calci.
Violenza fisica e psicologica, omertà, mancanza di dialogo, paura, morte, fuga, ribellione ma anche amore, gioco, desiderio, speranza. Ecco i temi presentati in questo meraviglioso spettacolo, rivolto ad un pubblico infantile ma anche adulto. Una rappresentazione che non annoia mai lo spettatore, ma lo aiuta a riflettere e lo seduce con una girandola di tristezza e umorismo, dolcezza e crudeltà, danza e parola.
Da vedere e rivedere, insieme a tutta la famiglia, soprattutto per la divertente sorpresa finale.
Correggio (RE), Teatro Asioli, 4 marzo 2007
Visto il
al
Zandonai
di Rovereto
(TN)