Una sagoma adorna di strani abiti, una sedia sghemba, una carriola piena di strampalati oggetti, teschi goliardici e sabbia ovunque sul palco: si presenta così la scena del Teatro Verga in occasione di “Sogni a due ante”, in cartellone dal 3 al 7 novembre presso la struttura milanese al numero 5 di Via Giovanni Verga.
L’inizio è misterioso: i due protagonisti, Apa (Alberto Pistacchia) e Tia (Gianluca Iacono) sono riversi a terra, profondamente addormentati, in un sonno tormentato. Risvegliandosi i due iniziano a stuzzicarsi a vicenda e pian piano emerge la situazione: i due sconosciuti, entrambi morti, si sono ritrovati poco tempo prima confinati su questa isola sabbiosa e sperduta, una dimensione sconosciuta, che li proietta in strani incubi comuni, così realistici, ogni qualvolta si addormentano. Apa e Tia, una volta rispettivamente detective e poeta ed ora intrappolati da una realtà sadomasochista e subdola, dovranno collaborare, volenti o nolenti, per trovare la chiave per liberarsi attraverso una ricerca introspettiva e numerosi sketch comici.
La rappresentazione, scritta, diretta e interpretata per la prima volta da Alberto Pistacchia nel 2007, risulta essere un prodotto comico e assurdo allo stesso tempo. La leggerezza ne è il tratto dominante in un insieme di sketch volti a strappare risate a crepapelle. Trama originale, a tratti però un po’ confusa, punta su una comicità demenziale e strappa risate. Dalle note di regia, firmate da Pistacchia, vi è la spiegazione del titolo: “Quando fu realizzato la prima volta lo spettacolo aveva come elemento scenografico un armadio dove i due dormivano e da qui il titolo. Ma, a distanza di quattro anni, ho preferito un limbo immerso nella sabbia”.
Per quanto riguarda la recitazione entrambi gli attori, alle prese con un testo paradossale e difficile, si distinguono per la loro pregevole performance mostrando inoltre un’ottima intesa. Gianluca Iacono, famoso doppiatore (tra gli altri “Vegeta” in Dragon Ball e vari personaggi in Detective Conan e One Piece, oltre a innumerevoli film, cartoni e telefilm), è esilarante nel suo personaggio e quasi impeccabile. Alberto Pistacchia (ha recitato nell’Amleto per la regia di Claudia Negrin, e Profondo rosso per la regia di Marco Calindri) resta insuperabile nella parte finale a sorpresa.