Titolo curioso per un concerto, “Strana coppia d'assi”. Ma ben giustificato, poiché per il secondo appuntamento della stagione concertistica dell'Accademia d'Archi Arrigoni abbiamo trovato all'Auditorium Comunale di San Vito al Tagliamento, oltre all'orchestra di casa, un fagottista d'eccellenza - Aligi Voltan - e una cantante sopraffina, il mezzosoprano Laura Polverelli.
Due artisti che sono compagni nella vita, fra l'altro. Averli tutti e due è stato come vincere un terno al lotto, per i molti impegni di lavoro. Ma, con un po' di fortuna, Filippo Maria Bressan, concertatore e direttore di grandi capacità che da qualche anno è direttore ospite dell'Orchestra, è riuscito a combinare questa loro straordinaria partecipazione.
“San Vito Musica”, una rassegna di rilievo
L'Accademia Arrigoni è un rinomato centro di alta formazione, sorto nel 2009 in questo antico e romantico angolo della pianura veneto-giuliana. Da qualche anno, poi, organizza il concorso Il piccolo violino magico, rivolto a giovanissimi violinisti. Ne abbiamo parlato tempo fa (Qui la notizia). La sua Orchestra, molto attiva tutto l'anno, ne riunisce docenti ed allievi, oltre a qualche strumentista ospite: come in questo caso, dove la vediamo rinforzata da una piccola sezione di fiati.
La rassegna “San Vito Musica” è stata inaugurata il 20 settembre da una serata interamente dedicata ad Antonio Salieri, offrendo due concerti per piano e orchestra diretti da Giulio Arnolfi, Costantino Catena alla tastiera. Concerti registrati alla Fazioli Concert Hall di Sacile e che saranno pubblicati in un CD dell'etichetta Brilliant a gennaio 2025, anno che segnerà il bicentenario dalla morte del compositore di Legnago.
Mezzosoprano e fagotto insieme, nell'arte e nella vita
Primo fagotto di formazioni prestigiose come La Grande Ecurie di Malgoire, Le Talens Lyriques di Rousset, l'ensamble Astrée, ed attualmente presso l'Orchestra di Padova e del Veneto, Aligi Voltan è un formidabile virtuoso del fagotto, strumento cui Mozart dedicò una delle sue composizioni per fiati, vale a dire il Concerto in si bemolle KV 191 scritto nel 1774, all'inizio del suo periodo “galante”.
Brano da lui eseguito qui con agilità, indubbia eleganza, massima finezza. Sempre del grande Salisburghese è l'aria da concerto «Cara, se le mie pene tutte scordar mi fai », un brano che Laura Polverelli – interprete di chiara fama, anch'essa spesso alle prese col repertorio settecentesco - subito dopo ricama con sapiente dolcezza.
Unite le forze, il mezzosoprano senese ed il solista veneziano, sostenuti dall'orchestra guidata da Bressan, hanno infilato una dopo l'altra due impegnative arie operistiche con fagotto obbligato, la veemente «Scherza infida» dall'Ariodante di Händel e - fatto un salto di sessant'anni - la concitata «Ah! Nos peines seront communes» dalla Medée di Cherubini.
A concludere il concerto, l'Accademia Arrigoni e il maestro Bressan hanno offerto una elegante esecuzione della Sinfonia n. 45 detta “degli addii” di F. J. Haydn, composizione il cui evanescente epilogo vede gli strumentisti alzarsi, e sparire uno dopo l'altro. Un 'piccolo', amabile capolavoro del 1772, in bilico tra volute rococò e spirito Sturm und Drang, dipanato da Bressan e dall'orchestra con sciolta finezza.