Musical e varietà
TEATRO DEL PORTO

Massimo Ranieri omaggia Raffaele Viviani e Napoli

Massimo Ranieri omaggia Raffaele Viviani e Napoli

Primi anni dello scorso secolo, una compagnia teatrale dialettale in una Napoli in piena crisi economica viene spinta dal regista e drammaturgo Raffaele Viviani a cercare fortuna al di là dell’oceano, in Sud America.

Questo è l’incipit del “varietà” condotto dal grande ed eclettico Massimo Ranieri in Teatro del Porto, spettacolo-tributo al grande drammaturgo partenopeo. Diretto da Maurizio Scaparro, lo show è composto da una serie di “numeri” che costituiscono un vero e proprio spaccato della vita di Napoli di quei lontani e difficili anni: sul palco si susseguono storie di miserie, ingiustizie, amori finiti e amori iniziati, famiglie sull’orlo della rovina e si trattano anche temi importanti e drammaticamente attuali: primo fra tutti l’emigrazione.

Viviani descriveva ogni personaggio e ogni situazione con cruda schiettezza, velata ironia e un’unica sintesi di linguaggio. Quel dialetto a volte così “duro” è la chiave più giusta per arrivare dritti al cuore delle questioni e delle anime dei personaggi che le vivono. Il “Genio stabiese”, così era chiamato Viviani, rivive nella fisicità e nella straordinaria vocalità di Massimo Ranieri, portavoce di una Napoli unica, sconosciuta ai più.

Come dice il regista Scaparro “esiste in alcuni di noi la memoria storica o il lontano ricordo di una Napoli vissuta mentre già stava cambiando. Questa preziosa memoria è stata, per Massimo Ranieri e per me, il primo filtro ma anche lo stimolo, dopo la felice esperienza di Viviani Varietà, per continuare a lavorare su un nuovo spettacolo che potesse avere come testimonianza di questo mondo, così ricco, la figura stessa di Raffaele Viviani attraverso il suo teatro, le sue parole, il suo canto scenico privilegiando così quel giacimento culturale e musicale che era la Napoli dei quartieri, quella parallela urbana e di un altro sud che premeva sulla città”.

Molti i personaggi che interpretano questa umanità dalle mille sfaccettature, accompagnati dal vivo dalla vivace orchestra (Ciro Cascino al pianoforte, Luigi Sigillo al contrabbasso, Donato Sensini ai fiati, Sandro Tumolillo al violino, Giuseppe Fiscale alla tromba, Mario Zinno alla batteria) che ricorda il clima anni ’20 dei cabaret. Un plauso speciale a tutto il cast, composto da giovani e completi performer: Ernesto Lama, Angela De Matteo, Gaia Bassi, Roberto Bani, Mario Zinno, Ivano Schiavi, Antonio Speranza e Francesca Ciardiello.

Visto il 25-02-2017
al Duse di Bologna (BO)