Ci troviamo nel salotto di una casa colonica: a destra divano, poltrone e la porta che da in cucina, mentre a sinistra uno scrittoio e la porta che da sul patio, infine in alto è visibile il secondo piano.
È lo scenario della commedia-thriller “Trappola mortale”, in scena dal 3 al 12 ottobre 2014 al Teatro Carcano, con Corrado Tedeschi ed Ettore Bassi, prodotto da Artù Produzioni, regia e adattamento di Ennio Coltorti, e traduzione è a cura di Luigi Lunari.
Trappola mortale (Deathtrap), nata dalle penna dello statunitense Ira Levin (già autore del paurosissimo Rosemary’s baby), è un giallo teatrale riproposto a Broadway per cinque anni consecutivi dopo il debutto del 1978. Furono poi Michael Caine e Christopher Reeve i protagonisti nella trasposizione cinematografica diretta da Sydney Lumet del 1982.
La commedia-thriller di Coltorti, invece, pur rimanendo molto fedele all’opera originale, attualizza l’opera inserendo una serie di elementi moderni e tecnologici che rendono ancora più emozionante la rappresentazione avvicinandola allo spettatore.
Corrado Tedeschi (Sydney Bruhl), commediografo di successo, sta attraversando una crisi creativa che gli sta rovinando la carriera: il suo ultimo giallo è stato un fiasco colossale, i drammi che scrive sono senza emozioni e ora è in fase di stanca. Gli si ripresenta presto l’occasione per salvare la carriera: Ettore Bassi interpreta un giovane scrittore inesperto (Clifford Anderson) che ha appena ultimato “Trappola mortale”, un thriller che appare davvero avvincente. Bruhl ha un’idea diabolica, ma sarà costretto a cambiare il suo piano parallelamente ai numerosi colpi di scena, fino al sorprendente epilogo.
L’intera formula della commedia-thriller è qualcosa di esplosivo: Coltorti con il suo lavoro diverte lo spettatore con risate spontanee, lo spaventa con i colpi di scena e mantiene elevata la suspense fino alla fine. Tedeschi con un’interpretazione di carattere e carica di ironia è perfetto nel ruolo e Bassi è credibilissimo nella sua parte. Miriam Mesturino, Giovanni Argante e Silvana De Santis, con interpretazioni davvero buone, completano il cast formando un quintetto di qualità. Scenografia sublime curata in ogni dettaglio ed effetti speciali dosati con cura sono il tocco in più. Apprezzatissimo anche il siparietto finale che Tedeschi e il cast regalano al pubblico ringraziandolo. È sicuramente tutto questo che ha contribuito al successo di questa reinterpretazione lo scorso maggio al Teatro Manzoni, e che continuerà a raccogliere molti applausi anche nella stagione 2014-2015 anche al Carcano.