Tutto esaurito al centralissimo Teatro San Babila. L’occasione è quella della prima di “Vestire gli ignudi” di Pirandello, in scena dal 24 novembre al 13 dicembre.
La commedia pirandelliana è inscenata dalla Compagnia Indie Occidentali, fondata nel 1997 nel partenopeo, e diretta da Walter Manfrè, regista con oltre trent’anni d’esperienza e noto anche per aver realizzato una serie di spettacoli catalogati dalla critica sotto il titolo di “Teatro della Persona”.
L’opera, scritta nel 1922 da Pirandello, narra le vicende di Ersilia, governante della residenza del Console Italiano a Smirne. La giovane, a seguito della rottura del fidanzamento con il tenente di vascello Laspiga, cede alle avances del Console Grotti. A causa di ciò, la figlia dello stesso muore in un fortuito incidente e ciò determina l’allontanamento di Ersilia da parte della moglie del Console. Ersilia, in mezzo ad una strada, finisce prima nel vortice della prostituzione, in seguito tenta il suicidio ed infine, nell’estremo tentativo di redimere la sua immagine, rilascia un’intervista ai giornali confessando pene d’amore quali causa della sua disperazione. Sarà poi lo scrittore Ludovico Nota ad interessarsi a lei, sia professionalmente che sentimentalmente, ma per Ersilia non c’è pace e sembra quasi che le sue disgrazie siano indispensabili a lavare gli errori altrui. In una frase è il dramma di chi sentendosi nudo e insignificante, veste i panni, anche laceri e sporchi, che gli altri gli fanno indossare.
È interpretata da Vanessa Gravina (Abrronzatissimi 2, Incantesimo, Centovetrine) nella parte di Ersilia, da Luca Biagini (R.I.S., Centovetrine) nel ruolo del Console Grotti, da Luigi Diberti (L’ultimo bacio, Saturno contro, Come tu mi vuoi) nella parte di Ludovico Nota, oltre che da Marco Marelli, Daniela Piacentini e Francesco Laruffa.
La definizione dello spettacolo traspare chiara nelle stesse note di regia: la rappresentazione si svolge attraverso “una serie di flash onirici di estrema violenza scanditi da ritmi serrati e con una recitazione più che moderna qualificabile come metropolitana”. Scelta che probabilmente rende l’opera leggermente più complessa, aumentando però la carica emozionale.
Infine da segnalare l’ottima interpretazione, anche a livello di espressività fisica, di Luca Biagini, perfetto nei panni del Console iracondo, e di Luigi Diberti nel ruolo di un credibilissimo ed emotivo scrittore di successo. Molto buona anche l’interpretazione emotiva della Gravina.
Visto il
24-11-2009
al
San Babila
di Milano
(MI)