Un micromondo claustrofobico rinchiuso in un’unica stanza, dove per un’ora e un quarto si scontrano e si confrontano due mondi differenti. Due modi diversi di intendere il sesso, l’amore, il matrimonio, la vita, le relazioni sociali, il lavoro: tutto, insomma.
Ma Vicini di casa è un dramma o una commedia? Tutte e due le cose. Si ride parecchio, applausi a scena aperta per le gag e le battute, e poi ti ritrovi a riflettere più o meno amaramente (dipende dalle storie personali) sulla tua vita, la tua esistenza, le tue scelte, i tuoi rapporti sentimentali, le tue relazioni sociali. Tutto, insomma: di nuovo. Che poi è lo scopo del teatro, diciamocelo.
Gigio Alberti, Amanda Sandrelli, Alberto Giusta e Alessandra Acciai danno prova di bravura interpretando alla perfezione e con perfetto timing le rispettive parti.
Sesso sfrenato al piano di sopra
La storia è semplice: una coppia stanca, chiusa e in crisi, riceve la visita dei vicini di casa del piano di sopra. I vicini al contrario sono aperti (anche troppo), pieni di energia e di idee: soprattutto dal punto di vista sessuale e delle relazioni – diciamo così – sociali.
Provate a immaginare cosa succede quando i vostri vicini del piano di sopra danno libero sfogo alla loro vita sessuale creativa nottetempo, senza farsi troppi problemi. Ma non pensate che l’umorismo di Vicini di casa sia boccaccesco o da caserma. La battuta non è mai pecoreccia, a dispetto delle premesse: non è fine a sé stessa.
Risate intelligenti, con il bisturi
La risata arriva anche se non viene cercata dal testo: scaturisce dalla situazione, dalla mimica facciale, dalle pause, dal retropensiero dietro le parole. Merito degli attori, si diceva, ma anche della regia di Antonio Zavatteri: che sa muoversi con il bilancino e il bisturi, facendo le radiografie ai personaggi, alle circostanze, alle biografie, alle convenzioni, alle emotività.
E a proposito di bilancino, la durata dello spettacolo è perfetta così: ancora 10 minuti e il sapiente bilanciamento tra commedia e dramma, tra tensioni psicologiche e battute, sarebbe andato in mille pezzi, sfociando nel ridicolo.
Ha fatto bene l'autore del testo Cesc Gay a mettere la coppia più stagionata sul binario della seconda possibilità: proprio a causa dell'alto tasso di immedesimazione del pubblico in questi due personaggi. Convincenti e realistici Amanda Sandrelli e Gigio Alberti nella parte della coppia stagionata; volutamente iperbolici e irrealistici Alessandra Acciai e Alberto Giusta nei panni della coppia più "fresca". Anche se magari, alla fine, qualche spettatore si pone la fatidica domanda: ma sarà davvero possibile vivere disinibiti come il pompiere e la psicologa del piano di sopra?