Prosa
DIARIO PERPLESSO DI UN INCERTO

Voci di donne dalla Resistenza

Voci di donne dalla Resistenza

La Resistenza partigiana raccontata da sei donne. <i>Quattro bombe in tasca</i> di Ugo Chiti, diretto da Ciro Sabatino in una inedita versione tutta al femminile. Corre la primavera del 1944 e Fausto, Biondo, Tizzo, Bomba, Leggero, Colle (nomi in codice dei partigiani) sono sulle colline a presidiare una postazione. L’attesa spasmodica del nemico si mescola alla paura e ai ricordi del gruppo di giovani ventenni. Si scherza, si ride, qualcuno è nervoso. Un grosso tavolo al centro della sala riunisce i ragazzi, confinati nel covo in collina. Il rastrellamento, la tortura, la rappresaglia e il sacrificio sono i  quattro momenti topici del racconto, tenuti insieme dalle voci dei sei partigiani

La messa in scena ricalca fedelmente l’opera di Chiti ma forse non riesce completamente a bucare il muro del passato. La scelta di utilizzare non soltanto la sala ma anche il palcoscenico disperde sensibilmente la forza del racconto, così come la presenza del narratore. Nel semibuio, lo spettatore assiste al tradimento del maestro, all’atroce tortura di Tizzo, alle storie di Silvana e Irma, ai tentativi del gruppo di nascondersi. Affidare il racconto della lotta armata durante la Resistenza italiana alla voce di sei donne rende però il racconto “quasi” più umano e sensibile affinché la memoria di quel periodo rimanga sempre viva  e bruciante, come i valori e gli ideali in essa contenuti. Lo spettacolo è dedicato infatti ad Angelo Vassallo, il coraggioso sindaco di Pollica assassinato in un agguato.

Visto il 12-05-2011