Cosa accadrebbe se Paolo Ruffini, mentre sta per iniziare il suo one man show, fosse interrotto da un bambino che si è perso? Beh, accadrebbe che Paolo, dopo aver rintracciato i suoi genitori dovrebbe occuparsi di lui, aspettando che vengano a riprenderlo, trasformandosi così in un improbabile babysitter!
Ecco che l’artista cerca di distrarlo e di intrattenerlo per ingannare l’attesa, con una sequela di giochi ed espedienti, che trovano la complicità del pubblico, e si snodano in una sequela di gag esilaranti dal ritmo serrato. Paolo e il suo ospite inaspettato si troveranno a dialogare sui grandi temi del mondo dell’infanzia e quello dell’età adulta, dal potere della fantasia alle grandi responsabilità, dalle cose che i “grandi”hanno dimenticato alla libertà che cresce con gli anni.
Tra leggerezza e divertimento lo spettacolo si concede qualche momento poetico, di quelli che solo le riflessioni sorprendenti di un bambino possono regalare. Le poltrone del teatro diventano i sedili di una macchina del tempo, per viaggiare tra passato e futuro e re-imparare le cose che solo i “piccoli” sanno.
Il Babysitter è il primo one man show e mezzo, scandito da comicità e improvvisazione, che riporta il pubblico ad essere bambino per una sera, ricordando quanto sia importante non smettere mai di giocare.