Una commedia-laboratorio, sperimentale, vitale, instabile e irruenta: il genio scalpita e mette alla prova personaggi, tematiche e relazioni che troveranno poi sviluppo autonomo nei testi successivi: come in un’autopsia, disseziona con cinismo sorprendente il concetto ormai anacronistico dell’ Amore cortese, mettendo in luce i meccanismi di imitazione, invidia e compensazione che lo governano e rivelando l’immaurità affettiva di chi non riesce a uscire dalla gabbia emotiva dell’adolescenza. I protagonisti sembrano appartenere a una generazione di “bamboccioni”, rimasti troppo a lungo a casa, o trattenuti da padri che, a loro volta, si sono rifiutati di “liberare” i propri figli: un mondo senza futuro, intrappolato in una regressione perenne.
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Costumista
Gianluca Sbicca
Tecnico luci
Cesare Agoni
Produzione
CTB Centro Teatrale Bresciano / Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale