Fuori piove. O forse diluvia. Di più: forse un uragano, ma si può credere a ciò che dice il Dj notturno di un’emittente attratta dal paranormale? Cinque figure evanescenti, intente a condurre un programma paradossale. Ma da quale spazio emettono il loro segnale? Da un palcoscenico? Da uno studio di registrazione? Dal padiglione di un manicomio abbandonato dopo un day after globale? E quella trasmissione radiofonica, con le sue pubblicità, gli annunci, le interviste che forse vanno in onda anche su internet o in tivù, c’è qualcuno che la può sentire? C’è ancora vita fuori da lì? O è solo un’antenna immateriale che vaga nell’uragano dell’umanità? L'ospite del programma ha molti problemi a esprimersi: parole estorte, frasi sospese, equivoche, piene di traumi e poesia. Come se le pagine di mille libri si fossero mischiate e riaccorpate da sole. Per caso. O attraverso una macchina artificiale della vita. (...)