Cambiano a volte i ruoli ed è un madre ad avere certe pretese ma non cambiano i desideri, ben diversi e non ricambiati. Sogni, paure, sentimenti, rimorsi, oppressione, illusioni, Lo zoo di vetro è un testo che tocca l'anima e ci ricorda cosa significhi inseguire la propria vocazione. Un'opera attraversata da una nostalgia che risulta essere devastante con protagoniste anime fragili che potrebbero facilmente ritrovarsi nella nostra società.
I personaggi di questa storia familiare li vedremo muoversi intrappolati nel loro simbolico zoo di vetro, che diventa anche nostro, arrivandoci come un’onda dal profondo delle nostre anime, ma i loro sentimenti e le loro parole ci attraverseranno il cuore.
Capolavoro assoluto della drammaturgia americana firmata Tennesse Williams. Siamo alla fine degli anni '30 del secolo scorso e la storia racconta le vicende della famiglia Wingfield composta dalla madre Amanda e dai suoi due figli, Tom e Laura, ragazza timida e claudicante. Abbandonata dal marito, Amanda deve affrontare le difficoltà, i timori e le ansie che le derivano dal desiderio di assicurare un futuro sereno ai suoi figli con un comportamento che oscilla tra il tenero e l'eccessivo. Laura, resa zoppa da una malattia e pertanto introversa e chiusa è come intrappolata in un suo mondo di illusioni e passa tutto il suo tempo ad ascoltare vecchi dischi, leggere romanzi e soprattutto accudire una collezione di animaletti di vetro.
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Durata:
100 minuti
Numera atti:
1
Anno di produzione:
2024
Autore:
Tennessee Williams
Protagonista:
Mariangela D’Abbraccio
Regia:
Pier Luigi Pizzi
Scenografo:
Pier Luigi Pizzi
Costumista:
Pier Luigi Pizzi
Produzione:
Teatro Stabile del Veneto, Best Live
Mariangela D'Abbraccio, Gabriele
Anagni - ph. Michele Crosera