Die Liebe der Danae (L’amore di Danae), penultima opera di Richard Strauss, è una commedia mitologica in tre atti composta nel 1940. Circa vent’anni prima, il poeta e drammaturgo Hugo von Hofmannsthal aveva proposto al compositore un canovaccio dal titolo Danae, o il matrimonio di convenienza, che però era stato accantonato in favore di altri progetti.
Quando Strauss decise di realizzare l’opera, affidò la bozza di Hofmannsthal al librettista Joseph Gregor. Il lavoro procedette con difficoltà: dapprima per incomprensioni tra librettista e compositore, in seguito per la posticipazione della prima (inizialmente fissata in occasione del Festival di Salisburgo del 1944, e poi rimandata per via dei gravi avvenimenti bellici). L’opera poté finalmente andare in scena solo il 14 agosto 1952 a Salisburgo, tre anni dopo la morte di Strauss.
La trama è tratta dalla tradizione greca, e vede protagonisti Danae, Mida, Giove e Giunone in un intreccio fatto di inganni, amore e desiderio. Anche se inizialmente la protagonista cerca solo di sfuggire alla condizione di povertà (avendo suo padre, Re Polluce, sperperato il patrimonio di famiglia), Danae si innamorerà sinceramente di Mida, e nonostante l’ira di Giove – invaghito della ragazza – riuscirà a far trionfare il proprio amore. Con una scrittura raffinata ed elegante, fatta di frasi morbide e suadenti e di timbri travolgenti, Strauss crea un racconto musicale vibrante di tensione. L’espressività è varia e si mantiene efficace nei momenti leggeri quanto nei momenti di maggiore pathos, l’unità dell’insieme è resa grazie al saggio uso di motivi tematici ricorrenti.