Fin dai suoi esordi come danzatrice e coreografa nel 1978, Chouinard guarda alla danza come un’arte sacrale, al corpo con il rispetto che si deve a un veicolo dell’arte, proponendo di volta in volta un approccio virtuosistico e inventando un universo diverso per ogni sua coreografia. Nel 1990 fonda la sua compagnia, formando un gruppo di grande affiatamento e abilità tecnica. Poetica e giocosa, la prima coreografia è dedicata alle musiche di Erik Satie, le tre celeberrime “Gymnopédies” per pianoforte, con gli stessi ballerini che si esibiscono anche alla tastiera immersi in un’ambientazione fatta di vaporosi tendaggi. Chouinard lo definisce: «Un balletto per 10 danzatori sul tema del duo», ma “GYMNOPÉDIES” diventa un canto alla trasformazione, alla bellezza, alla presenza, all’assenza. E infine alla danza stessa. La seconda parte della serata è invece ispirata a Michaux, scrittore, poeta e disegnatore belga naturalizzato francese, vicino al movimento surrealista.
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