Nel mondo, il secondo romanzo italiano più letto e amato, dopo Il Gattopardo, è Il Bell’Antonio, una storia ambientata nella Sicilia degli anni ’30.
Antonio, bellissimo e privo di qualunque talento, viene visto come una sorta di divinità:desiderato dalle donne e invidiato dai maschi. Il padre decanta la virilità di questo figlio unico, la gente pensa che lui sia vicino a Mussolini ed influente, Catania non parla altro che delle sue doti. La sua reputazione si offuscherà quando si scopre che, causa impotenza, non può soddisfare sua moglie: il “Bell’Antonio” diventerà così superfluo e inutile, un uomo deriso da una società che erige la virilità a valore assoluto.
Uno spettacolo raffinato e coinvolgente che riporta in teatro una grande coppia di attori, e la cui storia può essere letta come l’allegoria dell’infelicità di vivere in una società che nasconde sotto l’ossessione per il sesso un vuoto profondo.
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Regia:
Giancarlo Sepe
Autore:
Vitaliano Brancati