La maggioranza degli italiani pensa che Mussolini fino al 1938 le abbia azzeccate quasi tutte, fino all’errore dell’alleanza con Hitler, delle leggi razziali, della guerra. Aldo Cazzullo e Moni Ovadia dimostrano che non è così. Prima del 1938, Mussolini aveva provocato la morte di Gobetti, Gramsci, Matteotti, Amendola, dei fratelli Rosselli e di don Minzoni. Aveva fatto morire in manicomio il proprio figlio, e la donna che aveva amato. Aveva preso e mantenuto il potere nel sangue, perseguitando oppositori e omosessuali, imponendo un clima plumbeo e conformista.
Aveva chiuso i libici in campo di concentramento, gasato gli abissini, bombardato gli spagnoli. Si era dimostrato un uomo narcisista e cattivo. La guerra non è un impazzimento, è lo sbocco naturale del fascismo. Aver mandato i soldati italiani a morire senza equipaggiamento in Russia, nel deserto, in Albania è stato un altro crimine, contro il suo stesso popolo. E ancora devono arrivare gli orrori della guerra civile e del neofascismo, delle bombe sui treni, nelle banche, in piazza.
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Protagonista:
Aldo Cazzullo, Moni Ovadia, Giovanna Famulari
Autore:
Aldo Cazzullo
Produzione:
Corvino produzioni
Regia:
Aldo Cazzullo
Durata:
90 minuti
Numera atti:
1
Anno di produzione:
2022