Due personaggi storici, i cui nomi hanno risonanze mitiche per i cultori degli scacchi: il cubano José Raúl Capablanca e il russo Alexander Alexandrovic Alekhine. Il racconto di un’amicizia destinata a rovesciarsi nel suo opposto, sullo sfondo degli avvenimenti storici della prima metà del Novecento. La sfida tra il "re bianco" e il "re nero". Da una parte, Capablanca, il quale aveva tutto (il talento e il titolo di campione del mondo, l’amore e la bella vita) e se lo lasciò sfuggire dalle mani un po’ a causa della propria incapacità di vivere in modo consapevole e un po’ perché il crollo della borsa di Wall Street nel 1929 e la Grande Depressione glielo portarono via; dall’altra, Alekhine, che passò tutta la vita a cercare di colmare con rabbia un vuoto esistenziale cominciato con l’espulsione dall’Unione Sovietica e culminato con l’abbraccio all’ideologia nazista.
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