"Non vi sono distinzioni nette tra ciò che è reale e ciò che è irreale, né tra ciò che è vero e quello che è falso. Una cosa non è necessariamente vera o falsa, può essere sia vera che falsa allo stesso tempo" (Harold Pinter).
All'interno della finestra di un palazzo di periferia, macchiato dall'ombra di una presenza misteriosa, si svolgonovicende umane di solitudine, insicurezza, pericolo incombente dai risvolti comici ed inquietanti. Prima prova teatrale di Pinter, del 1957, "La stanza" è un testo prototipo di molti dei temi che dominano l'opera migliore del drammaturgo: una donna chiusa in un appartamento di un oscuro caseggiato e il suo silenzioso marito sentono la loro casa misteriosamente minacciata da presenze enigmatiche, da sospetti e preoccupanti personaggi in stato di guerra psicologico. L'aria della stanza si addensa, si carica di incertezza, di ansia, di violenza. In bilico tra realtà e finzione, tra falso e vero, 2 attori danno vita a 6 personaggi dando modo ai protagonis
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