Raymond Carver scrive L’incarico, racconto sugli ultimi giorni di vita dello scrittore, compiendo un’operazione straordinaria in cui si mescolano elementi biografici e invenzione narrativa. “Mentre scrivevo, mi sono reso conto che stavo lavorando a un racconto molto diverso da qualsiasi cosa avessi mai fatto”. Ma che racconto è questo? Il suo fascino non risiede, esclusivamente, nell’omaggio al grande scrittore. Nella narrazione di quegli ultimi istanti, inaspettatamente, Carver lascia alla sua immaginazione la libertà di infondere vita in azioni che nella biografia sono appena accennate.
Ed è proprio il confine fra biografia e invenzione che guida l’idea di una messa in scena di questo racconto. L’omaggio di Carver nei confronti di Cechov, grande scrittore, ma anche grande scrittore di teatro, sembra impregnarsi di questa teatralità, rendendo possibile immaginare questo racconto in teatro.
La messa in scena gioca sullo scarto tra biografia e finzione; un tappo che esplode e che rimane in primo piano acquisisce la forza di una battuta, un colpo di pistola nella notte che squarcia un silenzio di bellezza, di tristezza, di amore. Carver illumina la morte del grande scrittore con grazia, attraverso lo sguardo spaesato del ragazzo. Là dove finisce la vita dello scrittore, nasce il personaggio del cameriere, protagonista inconsapevole di una storia apparentemente più grande di lui.
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Produzione:
Teatro di Napoli
Autore:
Raymond Carver
Regia:
Luca Bargagna
Protagonista:
Silvia Ajelli, Claudio Di Palma, Arturo Muselli, Antonio Elia
Durata:
90 minuti
Numera atti:
2
Anno di produzione:
2024
L’INCARICO
di Raymond Carver
adattamento e regia Luca Bargagna
con Silvia Ajelli, Claudio Di Palma, Arturo Muselli e Antonio Elia
scene e luci Angelo Linzalata
costumi Giada Masi
produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale