13 miliardi e 800 milioni di anni. È questa, al momento, la stima dellʼetà dellʼUniverso che abitiamo. Se sia lʼunico, o se sia il primo, non ci è dato saperlo.
Abbiamo teorie su come possa essere nato ma, ad essere onesti, questo non è affare della fisica: la fisica può studiare solo ciò che è avvenuto da un decimilionesimo di trilionesimo di trilionesimo di secondo dopo il Big Bang. Su ciò che ha preceduto quellʼattimo, sempre che sia stato un attimo, possiamo solo fare speculazioni. Insomma sembra che, della grande casa che ci ospita, sappiamo molto poco.
Vero. Ma, al contempo, dal nostro sperduto e non certo privilegiato punto di osservazione, abbiamo scoperto moltissimo. E ciò che sappiamo è pronto a sorprenderci, rispondendo a domande incredibili e aprendone nuove e sconvolgenti. Come allʼinterno di un giallo che ha molti protagonisti, è possibile muoversi avanti e indietro fra i miliardi di anni, dal passato al futuro, alla ricerca non tanto di certezze, ma di una nuova consapevolezza. Con la speranza di uscire con occhi diversi, in un modo o nellʼaltro, da quelli con cui si è entrati in sala.
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