Lo spettacolo prova a ragionare sulla percezione di un presente fatto di catastrofismi e allarmismi sull'idea che l'apocalisse è imminente, prossima, inevitabile. Ma ne siamo proprio sicuri, si chiedono i due autori. Davvero non c'è un barlume di speranza? Un minimo spiraglio di possibile intervento per scongiurare un destino che sembra ineluttabile? E se sì, a quali condizioni? Attraverso quali ostacoli? Siamo ancora in tempo per correggere la rotta? Ma poi, soprattutto, la vogliamo davvero correggere questo rotta?
Dalla scienza al suo opposto, dagli algoritmi alle abitudini quotidiane, dalla politica al progresso e all'inerzia che lo frena, nello spettacolo la comicità e l’assurdo divengono strumenti affilati per affrontare e provare a scongiurare il grande spauracchio dell’apocalisse, offrendo una chiave iperbolica sulla nostra resistenza e sulla difficoltà che abbiamo nell’adattarci al nuovo.
Valerio Aprea, attore poliedrico è a suo agio sul palco così come in alcune delle più importanti produzioni televisive e cinematografiche degli ultimi anni. A cominciare dal ruolo di sceneggiatore nella serie cult Boris, nel successivo film del trio Torre-Ciarrapico-Vendruscolo e naturalmente, insieme a Makkox, in Propaganda Live