Gli occhiali di Šostakóvič è un testo teatrale di Valerio Cappelli dedicato a Dmitrij Šostakóvič, il grande compositore russo (1906-1975), vissuto durante il regime staliniano. Lo spettacolo, con Sergio Rubini, sarà arricchito da musica registrata, immagini, fotografie, arredi scenici.
Šostakóvič ha avuto i massimi onori e le maggiori umiliazioni, ha avuto i funerali da eroe di Stato ma dormiva con la valigia accanto al letto, temendo di essere arrestato da un momento all’altro. Šostakóvič è stato il compositore più decorato e frainteso, più premiato e minacciato. Ha dovuto fare i conti con i condizionamenti del potere, cercando di mantenere per quanto possibile la sua verità artistica…
La sua vita è già, essa stessa, un corto circuito drammaturgico. Fu accusato dalla Pravda di formalismo, contravvenendo al diktat del partito comunista che chiedeva opere musicali patriottiche inneggianti al realismo socialista e all’ottimismo rivoluzionario. Gli commissionarono la Nona Sinfonia, doveva essere la risposta sovietica alla Nona di Beethoven, e lui compose un breve irriverente componimento di venti minuti. Della sua opera Lady Macbeth, la Pravda scrisse un articolo intitolato <Caos anziché musica>. E’ la Russia di Putin moltiplicata per mille.