In una notte sospesa e infinita due muratori si insinuano illegalmente in una sala teatrale al confine con un supermercato per realizzare – su incarico dell’unico proprietario e soprattutto in silenzio – un muro abusivo al fine di allargare gli spazi del contiguo esercizio commerciale. Ma la magia di quel luogo con tutto ciò che è e ciò che rappresenta si palesa a loro (naturalmente ignari), disvelando presenze pronte a sollecitare voragini di emozioni nei cuori dei due nostri anti-eroi. Si palesa ad esempio una incantevole figura di donna, tale signorina Giulia – lascito probabile di qualche personaggio ottocentesco andato in scena su quel palco – che appare ora all’uno ora all’altro muratore per sparigliarne le rispettive esistenze. E i due poveri lavoratori, cui la notte e la stanchezza avevano già offerto il destro per parlare dei massimi sistemi pur sempre in coerenza con la loro identità, si confrontano anche duramente in una staffetta di infatuazioni, fino addirittura a creare i presupposti per scombinare il sodalizio edile che avevano cercato di avviare, lasciando sul terreno di quella contesa i rottami delle rispettive esistenze.
Rottami che poi sono anche i rottami di quell’abusivo muro che stava- no realizzando e che, forse involontariamente o forse no, non diverrà impresa compiuta. Il muro non sarà eretto ed il palcoscenico che sarebbe stato inglobato nel supermercato, continuerà a vivere esplicando la sua vocazione.
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Durata:
100 minuti
Numera atti:
1
Anno di produzione:
2021
Produzione:
Ente Teatro Cronaca-Vesuvioteatro
Regia:
Peppe Miale
Autore:
Edoardo Erba
Protagonista:
Massimo De Matteo, Francesco Procopio