La potenza del romanzo di Tolstoj, con la sua capacità di sfidare il trascorrere del tempo, ha trascinato con sé Anna, la protagonista, che fa ormai parte dell’immaginario collettivo, così come la sua tragica fine.
Galatea Ranzi incarna la ribellione a un matrimonio asfissiante, l’amore travolgente che la porta ad essere bandita dalla società e allontanata dai figli. L’impossibilità di trovare una nuova collocazione nella moralistica società russa del tempo è la rovina della donna, che fa di questa vicenda un vero e proprio atto d’accusa contro l’atteggiamento conformista e puritano della Pietroburgo ottocentesca.
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Produzione
Teatro Stabile di Catania, Teatro Biondo di Palermo