Nello spettacolo, inscenando l’orrore di chi ha perso la coscienza e non ne è neppure consapevole, si vuole far emergere il valore del pensiero indipendente e della visione personale di un mondo differente. Viviamo in un mondo in cui tutti urlano contro tutti, anni di rabbia e furore, dove il nemico lo si può creare urlando invettive a cui ci si accoda, come un gregge malato e virale. Il virus dei tempi moderni è l’adeguamento al pensiero collettivo.
Trovare nel nostro mondo, come in quello distopico di Orwell, lo spazio per difendere la propria voce indipendente, la propria natura, anche scomoda a volte, contraria e personale, è sempre più un’utopia. Se non sei di moda, se non sei di massa, se non sei omologato, non conti un granché.
Lo spettacolo vedrà in scena vari personaggi, raccontati nel loro annientamento esistenziale, svuotati di coscienza, ma utili al progredire del sistema e al controllo del maggior numero di persone. Personaggi privi di una vita intima e privata. E poi il senso della ribellione, il coraggio di non fare la ‘cosa giusta’. Pensieri e immagini fuori controllo, ipnotiche, come quelle che, in maniera inconscia o ingenua, subiamo quotidianamente. Il passato è già futuro.
Leggi tutto
Leggi di meno
Produzione:
Compagnia Teatro Binario 7
Regia:
Corrado Accordino
Autore:
George Orwell
Protagonista:
Luigi Aquilino, Daniele Crasti, Daniele Ornatelli, Silvia Rubino, Alessia Vicardi
Coreografo:
Romina Contiero
Durata:
120 minuti
Numera atti:
2
Anno di produzione:
2023
aiuto regia Valentina Paiano