Peter Stein torna ad uno dei suoi autori di riferimento e crea una modalità produttiva artistica non consueta, coinvolgendo un gruppo di attori e collaboratori per una continuità creativa collettiva di notevole spessore. Gli atti unici di Cechov, scritti tra il 1884 e il 1891, sono stati rappresentati in tutto il mondo. Ispirati alla commedia francese e al vaudeville, molto popolari in Francia all’epoca di Cechov, sono stati fonte di ispirazione e studio per attori e scrittori di teatro e hanno divertito intere generazioni di spettatori di tutte le lingue.
Ne L’orso il protagonista quasi muore dalla rabbia per un credito che non gli viene rimborsato da parte di una donna, che lui arriva a sfidare a duello, per finire in ginocchio a chiederle di diventare sua moglie.
Ne I danni del tabacco un presunto oratore deve tenere una conferenza sugli effetti negativi del fumo, ma, tra starnuti e attacchi d’asma, confessa in realtà di voler mettere fine alla disastrosa vita coniugale che conduce.
Ne La domanda di matrimonio l’aspirante sposo, per timidezza e altre difficoltà fisiche, non riesce a porre alla futura sposa la fatidica domanda, e anzi si mette a litigare con lei, che a sua volta gli ribatte a muso duro ed è preda di un attacco isterico quando lui cade svenuto per ipocondria.