La vicenda narrata si svolge in Francia, nel periodo della Seconda guerra mondiale, durante l’occupazione tedesca. A Parigi, nel quartiere ebraico, vive la famiglia Joffo composta dai genitori e da quattro figli maschi, due già adulti che aiutano il papà nella sua attività di parrucchiere e due più piccoli, Maurice e Joseph che frequentano la stessa scuola, in classi diverse.
Ed è Joseph, il più piccolo, a raccontare le peripezie compiute dalla sua famiglia per sfuggire alla Gestapo. Una fuga ininterrotta che accompagna la sua famiglia dai tempi del nonno, costretto a lasciare la Russia ai tempi dei “pogrom”, le persecuzioni razziali contro gli ebrei. Per Joseph tutto inizia quando sua madre è costretta a cucire una stella gialla sui cappotti dei figli. Appena arrivati a scuola, sia Joseph, sia Maurice vengono presi in giro dai compagni, ignorati dal maestro e picchiati all’uscita. La sera stessa il padre, dopo un lungo discorso, avvisa i due ragazzi che è necessario che la famiglia si separi e che tutti scappino a gruppi di due a due per non dare troppo nell’occhio. Il padre dà loro una somma di denaro e un indirizzo dove dovranno ritrovarsi.
Inizia per Maurice e Joseph una fuga attraverso la Francia per raggiungere la linea di demarcazione a sud della nazione, verso Mentone e Nizza, che i due fratelli raggiungeranno correndo numerosi rischi e pericoli, ma che dovranno poi abbandonare in seguito all’armistizio firmato dall’Italia. I soldati italiani presenti in questa zona verranno sostituiti dai soldati tedeschi che arresteranno i due fratelli e li sottoporranno ad estenuanti interrogatori. Al termine della guerra, la famiglia Joffo riuscirà a ricongiungersi, ma uno dei suoi membri, finito in mano ai tedeschi, non tornerà mai più.