La struttura presentava aspetti tipologici che si richiamavano alla tradizione neoclassica: un prospetto scenico a fronte rettangolare di otto metri circa, comprese le ali laterali, sormontato da un cornicione piatto con elementi decorativi semplici e con iscrizione centrale.
Nel 1925, in seguito alla realizzazione dell’Oratorio, è nato un nuovo teatro in sostituzione del precedente. E’ stato inaugurato con una rappresentazione della filodrammatica ex allievi “Giovanni Bosco”, che per lunghi anni ha allietato la vita cittadina. L’attività teatrale, sempre intensa e di buon livello, si è protratta fino agli anni sessanta, svolgendo una significativa funzione culturale. Nel 1927, grazie a una donazione, la sala è stata dotata di una macchina cinematografica che, nel 1936, è stata sostituita da un dispositivo sonoro.
Il “Don Bosco”, recentemente restaurato, si presenta come un teatro moderno e accogliente con 240 posti a sedere, tra platea e galleria. L’Associazione di volontari “Educare alla vita buona” ne ha fatto il centro di un’intensa attività cinematografica e teatrale, oltre che un polo di vitale interesse per la promozione dell’attività artistica di giovani compagnie.