Nato come teatro per marionette, ‘teatrino-bomboniera’ nel cuore di Milano, e diventato poi palcoscenico di arti varie, il Gerolamo nella sua rinascita mantiene salda la fedeltà alla lezione del suo passato: l’idea di un palcoscenico aperto alla cittadinanza, a un pubblico vario, curioso e affezionato, alla ricerca di un intrattenimento che sia insieme veicolo di cultura, di memoria e di divertimento.
In parallelo, il nostro intento è quello di aprirci a un percorso di ricerca nei linguaggi del contemporaneo, chiamando a confrontarsi con il nostro palco ‘in miniatura’ le firme più originali e interessanti del teatro italiano.
In continuità con le nostre radici popolari, la nostra attenzione si concentra sulla lingua: lingua come dialetto, con lavori sulle parlate regionali; e lingua come parola scritta, nell’intento di esplorare la drammaturgia contemporanea, italiana ed europea, e i suoi interpreti in Italia.
Ma anche lingua come linguaggio del corpo in scena: di qui la volontà di riproporre i grandi attori che hanno scritto la storia del Gerolamo, fianco a fianco con i nomi di punta del presente. La ricerca sul linguaggio del corpo ci spinge inoltre all’apertura verso arti performative diverse e complementari al teatro, dalla danza al circo contemporaneo.
Uno spazio a sé occupa il teatro di figura, dalla collaborazione con le marionette della Compagnia Carlo Colla & Figli all’offerta di una ‘casa’ milanese ai pupi siciliani della Compagnia Mimmo Cuticchio.