Musica

Davide Mancini: la sensibilità che viene dal Nord

Davide Mancini: la sensibilità che viene dal Nord

Il cantautore valdostano ha il suo disco d'esordio "Madame Gerbelle" in riedizione per raggiungere un pubblico più vasto. Uscito pochi mesi fa, è riuscito in sordina a vendere 2000 copie. Il giovane artista, oltre al talento musicale, ha una spiccata sensibilità verso l'animo umano e le sue molteplici sfumature emotive, tanto che ha pubblicato un disco in cui amore, passioni, disillusioni, sogni e sensazioni disegnano un quadro poetico e musicale davvero particolare, un'analisi attenta sulla reale precarietà della condizione umana. Ed è proprio per questa sua attenzione e desiderio di raccontare e raccontarsi che mi spinge a voler sondare ancora di più nella sua sfera personale e professionale. Questa è la storia di una donna straordinaria, una persona singolare, un mito montanaro delle nostre parti. Era portatrice di una forma di guardigione tipica del contesto alpino, che viene tramandata nella tradizione orale, e racchiude formule terapeutiche affascinanti e misteriose, formule che vengono utilizzate tutt'ora in alcuni contesti sanitari. Ha accompagnato la mia vita per oltre vent'anni, è una donna che si è sempre dedicata al prossimo, totalmente fuori dagli schemi odierni dell'apparire, della Bellezza. Sono orgoglioso e fiero d'averla conosciuta perchè in Valle d'Aosta è una leggenda. Ed ho sempre pensato che il mio primo lavoro dovesse essere dedicato a lei, lo sentivo come dovere. E' passato dal Rock alla musica cantautorale. Qual'è il punto d'incontro? Si è vero, ho iniziato come batterista in un gruppo. Poi per esigenze tecniche (nessuno cantava) sono passato ad essere un front man. Ma a 18 anni già scrivevo, ed in un certo senso imponevo anche, canzoni mie. Il punto d'incontro ancora non l'ho trovato, pur essendo passato per altri generi, e questa è la sfida per il mio prossimo disco, quella di riuscire a trovare nuovi suoni o forme musicali collegate. Se dovesse scrivere un pezzo a quattro mani, con chi lo scriverebbe? Sarebbe con Giorgio Gaber, verso cui ho una stima enorme oppure De Andrè. Peccato non ci siano più. Di artisti contemporanei sceglierei Paolo Conte o Gian Maria Testa. Sono previste altre sue performance live? Si una al Mai di Faenza per il Meeting delle Etichette Internazionali ed una a Torino. Personalmente spero di ascoltarlo live anche a Roma, perchè trovare un artista che tocchi il cuore è sempre più difficile.