Musica

Federico Paciotti: "La mia musica fra opera e rock"

Federico Paciotti: "La mia musica fra opera e rock"

Il giovane e talentuoso Federico Paciotti, protagonista insieme ad un cast all star dell' evento Telethon 2015 "La Dolce Vita - La Musica Del Cinema Italiano", racconta la propria vita e la propria musica in equilibrio fra rock ed opera.

Lunedì 30 novembre, presso l’Auditorium di Milano di Largo Mahler alle ore 21, si rinnova l’ impegno di BNL – Gruppo BNP Paribas con la partnership della Fondazione Telethon al fine di garantire risorse da destinare alla ricerca contro la distrofia muscolare e le malattie di carattere genetico, ed anche questa volta l' impegno passa attraverso la grande musica. Dopo aver ospitato, infatti, con successo negli scorsi anni i concerti di Noa, Elio E Le Storie Tese, Lucio Dalla, Vecchioni e Cristiano De Andrè, l’ appuntamento di quest' anno è con La Dolce Vita - La musica del cinema italiano. Sul palco dell 'Auditorium, con l' Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini diretta dal Maestro Steven Mercurio, un cast all star: Morgan, Alice, Raphael Gualazzi, Tosca e Federico Paciotti. Ed è proprio con il talentuoso Federico Paciotti che parliamo di questo importantissimo evento...

Lunedì 30 novembre ti vedremo protagonista, insieme ad Alice, Morgan, Tosca e Raphael Gualazzi, dell' annuale concerto di Telethon. In questi nostri giorni la carità e la beneficenza non sono viste di buon occhio e vengono sminuite, dando loro connotati di debolezza e superficialità: pensi ci sia la possibilità di un cambiamento che riporti questi termini al loro significato più alto? 

Sicuramente un cambiamento c'è, vedo persone che si mobilitano sempre di più per migliorare la situazione. Credo che la beneficenza che sia il fondamento dei nostri valori ed è importante che tutti noi, nel nostro piccolo, si dia una testimonianza, un gesto, un contributo ad un cambiamento che, da quel che vedo, è già in atto.

...e per te cosa significa “fare beneficenza”?

Per me il concetto di beneficenza è qualcosa che ha più legame con lo stare insieme, con il dare conforto. E' qualcosa che, ancor più che a quella materiale, è legato maggiormente alla sfera personale.

Tornando a “ La Dolce Vita”, come sarà strutturato lo spettacolo che andrà in scena all' Auditorium?    ...e tu cosa porterai sul palco?

“La Dolce Vita” sarà uno spettacolo in due tempi completamente dedicato alle musiche del cinema italiano. Noi cantanti ci alterneremo all' orchestra Arturo Toscanini di Milano nel portare in scena canzoni e musica. Io porterò Non Penso A Te, su musica di Ennio Morricone, dal film “Incontro”. Poi duetterò con Tosca su una canzone di Luis Bacalov e, oltre ad una sorpresa di cui preferisco non anticipare nulla, stiamo preparando un paio di cose speciali esclusivamente per Milano.

Opera, musica classica, rock. Abbiamo visto a Sanremo che non hai paura del confronto anche su terreni musicali apparentemente non conciliabili. Ora affronti le colonne sonore: come ti sei preparato ai brani della serata?

Pur essendo sempre stato in bilico fra il rock e l'opera, ho respirato l' atmosfera cinematografica già da piccolo anche grazie a mio nonno che lavorò molto con Fellini, per cui il cinema ha sempre fatto parte del mio bagaglio. Questo mi ha portato a prepararmi con grande entusiasmo e concentrazione anche per essere all' altezza  della Filarmonica Arturo Toscanini.

Sanremo 2001/2002: Gazosa. Sanremo 2015: le “cover” di "E Lucevan Le Stelle" dalla "Tosca" e di "Nessun Dorma" dalla "Turandot" di Puccini. Cosa è successo a Federico Paciotti nello spazio di tempo intercorso fra i due Festival?

Dopo la parentesi dei Gazosa ho continuato i miei studi musicali, appassionandomi  alle pagine dei grandi compositori, ed ho preso lezioni di canto. Poi ho partecipato per due anni alla “Divina Commedia”, opera musicale portata in scena con l' orchestra di Morricone e gli effetti speciali di Carlo Rambaldi. Ho fatto anche canto lirico ed a febbraio dovrei prendere la seconda laurea al Conservatorio di Santa Cecilia.

Il tuo eclettismo mi ha ricordato un' altra musicista molto versatile, Giulia Mazzoni: pianista classica, non ha mai avuto problemi a mescolare la musica cosiddetta “alta” con canzoni pop.

Come dicevo prima, la mia è sempre stata una vita tra il rock e l'opera: passavo tranquillamente dall' ascoltare i Queen a Guccini, per poi passare a Leoncavallo o Donizetti. Il fascino ed il bello della musica è proprio il poter spaziare.

...eclettismo che può far storcere il naso agli appassionati di musica classica o lirica....

E'  un pensiero che ho avuto anche io, ma questa estate ho portato all' Arena di Verona la mia versione di Nessun Dorma e devo dirti che, in una serata in cui il rock e l'opera si incrociavano (nel cast c'erano anche Nek e Brian May) ed erano presenti molti appassionati d' opera, c'è stato un feedback molto positivo. E' stata una felice sorpresa.

Quali sono i riferimenti musicali o gli artisti che ti hanno accompagnato negli anni?

A livello chitarristico sarò banale, ma sicuramente Hendrix, mentre a livello di canto Mario Del Monaco, Corelli e Pavarotti sono le tre voci per me più importanti. Tra l'altro poi ho scoperto che mio nonno era molto amico di Mario del Monaco, che però purtroppo non ho fatto in tempo a conoscere.

Per chiudere: la colonna sonora e la canzone da film a cui sei più legato...

Ti devo dire che, anche grazie allo spettacolo “La Dolce Vita”, ho riscoperto in questi giorni “La Vita E' Bella” di Benigni, per cui sia la colonna sonora di Piovani sia la canzone "Beautiful That Way" sono state una piacevole riscoperta.