Musica

FRANCESCO BUZZURRO: il chitarrista siciliano che viaggia nella musica

FRANCESCO BUZZURRO: il chitarrista siciliano che viaggia nella musica

E' uscito da pochi giorni “L’ESPLORATORE”, il nuovo disco di Francesco, un viaggio che ripercorre i suoni e le musiche dei popoli del mondo interpretati dalla tecnica unica del chitarrista siciliano. Il cd contiene i più caratteristici brani popolari e folk delle culture tradizionali internazionali che accompagnano l’ascoltatore in un itinerario unico intorno al mondo. Musicista ricercato per il suo talento e vincitore del "Groove Master Award" per la sua tecnica unica, ha collaborato con artisti italiani quali Renzo Arbore, Lucio Dalla, Ornella Vanoni, Francesco Baccini, Orchestra Sinfonica Siciliana, Gianfranco Jannuzzo. Con artisti stranieri come Toots Thielemans, Diane Schurr, Arturo Sandoval, Peter Erskine, Bob Mintzer e molti altri. - CON "L'ESPLORATORE" SEI ARRIVATO ALLE RADICI DELLA MUSICA. COME E' NATO E COME HAI SELEZIONATO I BRANI DA INTERPRETARE? L'impulso è nato da un libro che ho letto “La musica sveglia il tempo” di Barenboim, il racconto della straordinaria esperienza dell’orchestra West-Eastern Divan, che raccoglie musicisti provenienti da Israele, dalla Palestina e da altri paesi arabi. Ha stimolato moltissimo il mio immaginario. La musica è un linguaggio che non ha confini, religioni, ideologie e razze. I brani li ho scelti pensando al primo transatlantico che unì l'Europa alle Americhe, facendo nascere poi musiche meravigliose come ad esempio il tango, nato dal connubio tra la musica dell'Europa colta ed i balli latino americani. Ho suonato con musicisti che mi hanno dato molto, nei miei retaggi nel genere Falk ho capito dove sono le radici della musica. Poi i brani scelti hanno tutti un comune denominatore: la chitarra, che ha ed ha sempre avuto un ruolo importante. - MUSICISTA SICILIANO CON L'INCLINAZIONE PER IL JAZZ. C'E' UN LEGAME TRA LA TUA TERRA E QUESTO GENERE MUSICALE? Se consideri che il jazzista Nick La Rocca è originario di Salaparuta ed ha fatto la storia del genere! Ma non solo, pensa anche a Frank Sinatra. Ma più che negli interpreti trovo un legame nella creatività, nella solarità, nell'improvvisazione. - HAI OTTENUTO ALL'ESTERO MOLTI RICONOSCIMENTI COME TALENTO E VIRTUOSISTA. A CHE PUNTO E' MUSICALMENTE L'ITALIA SECONDO TE, NELL'INDIVIDUAZIONE DEL TALENTO? C'è molta strada da fare. Per cultura prendiamo per buono ciò che viene da fuori, siamo molto legati alla musica di largo consumo. C'è una differenza netta ad esempio con il nord Europa, dove l'educazione musicale ha un notevole risalto. La cultura della musica non è diffusa, non c'è un ascolto ravvicinato. Platone diceva che la musica arriva dritta al cuore senza passare per il cervello. Dovremmo allinearci alla tendenza europea, abituare i ragazzi nelle scuole attraverso l'ascolto di tutti i generi musicali, partendo dalla classica. - CON CHI TI PIACEREBBE COLLABORARE? Per il pop mi piacerebbe molto lavorare con Fiorella Mannoia, artista che stimo molto. Al momento è in programma un progetto jazz in trio con Alex Acuna e Dominique Di Piazza, una cosa molto originale. - "L'ESPLORATORE" AVRA' UN SEGUITO? Forse si. Le canzoni popolari sono talmente tante che è stato difficile selezionarne solamente tredici. Mi piacerebbe avere la possibilità di lavorare su altri brani, interpretandoli addirittura con maggiore libertà ed improvvisazione.