Musica

IL PATRON CESANELLI E L'EVOLUZIONE DI MUSICULTURA

IL PATRON CESANELLI E L'EVOLUZIONE DI MUSICULTURA

“Signori siamo in partenza. Preferiamo senza vento in poppa, perché il vento porta a volte anche nuvole. L’edizione di quest’anno è come sempre una scommessa, non sui contenuti di cui mi assumo le responsabilità, ma sul rapporto quantità – qualità - prezzo. Non ci sarà più denaro e in un momento come questo è anche giusto che il denaro sia destinato alle esigenze di sopravvivenza. Allora bisogna abituarsi ad apprezzare l’essenza, il contenuto, la gradevolezza delle cose, anche se queste possono a volte venir proposte non da volti conosciuti, molto costosi, ma da grandi giovani artisti come i nostri vincitori. Noi siamo riusciti anche quest’anno ad avere grandi nomi del panorama musicale e letterario del nostro paese e non solo. Ci siamo riusciti come sempre grazie alla generosità di tutti gli ospiti che ci stimano, ci apprezzano e vogliono essere presenti in quello Spazio Libero che si chiama Musicultura. Per questo gli saremo per sempre riconoscenti. In conclusione quello che si chiede a tutti coloro che economicamente ci sostengono, è di distribuire il denaro destinato alla cultura, tenendo un po’ più presente l’effettivo ritorno che ogni singolo evento dà alla città, alla provincia, alla regione e anche alla nazione. Di Musicultura, riguardo ciò, si è accorta dopo 21 anni anche RAI 1, che quest’anno sarà la nostra televisione, affiancando quella che ormai è divenuta una simbiosi con Radio 1 Rai che consideriamo una sorta di “mamma del festival”. Un’ultima cosa, i nostri biglietti erano già esauriti quando circolava si e no un terzo dei nomi degli artisti ospiti. Ciò vuol dire che il pubblico ama Musicultura indipendentemente dal cartellone. E noi vogliamo bene a questo pubblico”.

Piero Cesanelli, patron di Musicultura giunta alla sua XXI edizione, presenta così la manifestazione.

- L'EDIZIONE 2010 DI MUSICULTURA CHE COSA HA PORTATO QUEST'ANNO DI INNOVATIVO PER LA MUSICA?

E' ormai una costante da 3 anni a questa parte che la manifestazione accoglie una vasta area di pubblico. Si diffonde la concezione che la canzone d'autore di qualità non è diversa ma "intelligente" perchè arriva alla mente ed al cuore di chi l'ascolta.

- ANCHE RAI 1 QUEST'ANNO DA SPAZIO ALL'EVENTO. COSA HA CONVINTO QUESTA PARTECIPAZIONE?

Nelle edizioni passati erano presenti gli altri network compresi Rai2 e Rai3. Quest'anno Rai1 si affianca al partner ufficiale della manifestazione che è Radio 1 Rai. Credo che la convinzione sia venuta dal fatto che Musicultura è un evento affermato nel tempo dal pubblico e dai media. E' una manifestazione popolare dalla quale artisti come Povia sono poi approdati a Sanremo, un'evento in sintesi del quale non si può non tenere conto.

- NELLA SEZIONE POESIA TROVIAMO ATTORI CHE RECITANO I SONETTI DI ILLUSTRI POETI ROMANI QUALI TRILUSSA E BELLI. COME NASCE QUESTA SCELTA?

La scelta è nata per omaggiare quattro aree geografiche. Per l'area romana non potevano ovviamente non essere presi in considerazione i suddetti poeti. Continuerà la selezione per Milano, Genova e Napoli perchè artefici di isole linguistiche che tutt'ora vivono. Il dialetto è di esistenza lunghissima e dare spazio a questa forma unita alla musica lo trovo molto bello.

- GLI OTTO VINCITORI CHE COSA HANNO TRASMESSO A CESANELLI COME ASCOLTATORE?

Quello che loro hanno fotografato, la lettura che hanno dato alla società, quello che si muove nella loro vita ed in quella degli altri. E' una lettura acuta, brillante e grazie agli arrangiamenti, hanno stemperato molto la drammaticità che i testi contengono.