Musica

Luca Gemma nella nuova veste Folk e Soul

Luca Gemma nella nuova veste Folk e Soul

Cantante, autore e chitarrista, LUCA GEMMA è di origini romane, ha trascorso l'adolescenza in Germania e vive da tempo a Milano. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze Politiche ha fatto molti lavori prima di approdare alla musica: bibliotecario per il servizio civile, cameriere, commesso in una libreria, ragazzo di fatica in fabbrica, impiegato “tuttofare” in ufficio, traduttore dal tedesco, insegnante di italiano per stranieri, redattore per Encyclopedia Britannica, educatore musicale per sette anni, autista e tour manager di artisti africani e newyorkesi. - "FOLKADELIC": L'ANIMA SOUL DI GEMMA INCONTRA IL FOLK O VICEVERSA? Sono due cose che mi appartengono entrambe e si manifestano alla pari. Soul è di pertinenza afroamericana, ed io lo esprimo da viso pallido (ride) - COME E PERCHE' NASCE L'ALBUM? L'album ha una gestazione lunga, dall'inizio fino alla fase conclusiva, perchè volevo intimamente realizzarlo per arrivare dove è arrivato. Ho iniziato con il desiderio di voler esprimermi meglio come cantante piuttosto che cantautore, realizzando un disco più soul e meno cantautorale, curando in particolare le melodie ed i ritmi. I pezzi scritti sono stati tanti, ed ho fatto una accurata selezione. Dopo la scrittura ho rivisto i pezzi con Ray Tarantino e successivamente è passato in registrazione. Anche li ci siamo presi un bel pò di tempo a disposizione per cercare i suoni più adatti a queste canzoni. Si è espresso il cambiamento che volevo e di questo sono molto soddisfatto. - PER "FOLKEDELIC" HAI RIPRESO A STUDIARE CANTO. IN COSA AVVERTIVI DEI LIMITI, NEL'INTERPRETAZIONE O PURAMENTE NELLA SFERA EMOTIVA? Volevo esprimere le emozioni nel modo più corretto. Volevo essere percepito nel modo giusto, per questo mi sono riappropriato del supporto tecnico e non mi sono affidato solamente all'istinto. Ho fortemente insistito per migliorare l'uso della voce e cantare in modo convincente. - HAI DICHIARATO CHE TI SERVIVA UN POSTO ANCHE PER "PERDERE TEMPO". IN REALTA' QUANTO NE HAI PERSO? Un pò, ma è tutto tornato utile. Non ho voluto registrare in studio proprio per potermi permettere questo lusso. Ci sono stati giorni passati su youtube per vedere delle esibizioni live e capire l'approccio e le diverse attitudini degli artisti, per avere degli spunti. Quindi alla fine lo considero lavoro. - QUALE E' LA CANZONE CHE AMI DI PIU' E QUALE QUELLA PIU' SOFFERTA? Quella sulla quale abbiamo tribolato un pò è stata "L'educazione sentimentale". E' andata bene fino alla fase di pre produzione, poi è stata più sofferta. Sui testi c'è stata sofferenza realizzativa. Quella a cui sono più affezionato è la ballata "Che" - I PROSSIMI IMPEGNI O PROGETTI? Mi dedicherò ai live per presentare il disco. A partire dal 5 marzo sarò in concerto all'Auditorium di Radio Popolare ed in diversi Club.