Musica

Simone Tonin e Marco Pelle: "Vogliamo portare giovinezza, sul palco solo under 30"

Marco Pelle, Simone Tonin
Marco Pelle, Simone Tonin

Incontriamo il coreografo internazionale Marco Pelle e il giovane direttore d'orchestra Simone Tonin. In occasione del debutto a Milano della Gaga Symphony Orchestra con lo spettacolo "Dancers in Concert".

Debutto a Milano (14 maggio, Teatro Dal Verme) per la Gaga Symphony Orchestra con il suo nuovo e moderno genere musicale dal nome Symphonic-pop, una fusione di passato e presente. L'Orchestra, formata da un gruppo di giovani musicisti professionisti tutti under 30, formatisi nei conservatori italiani, presenta infatti lo spettacolo Dancers in Concert che la vede protagonista in questo evento unico insieme ai Primi ballerini e Solisti del Teatro alla Scala e alla cantante Chiara Galiazzo

Incontriamo il giovanissimo direttore d'orchestra Simone Tonin, classe 1992, il quale ci spiega la novità del loro genere, e il coreografo Marco Pelle, artista di fama internazionale che firma le coreografie dello spettacolo e ci espone il suo pensiero sul valore aggiunto apportato dalla danza alla musica sinfonica.
 

Al Teatro dal Verme di Milano, data unica.
Per INFO e BIGLIETTI: Dancers in Concert (Scheda dello spettacolo)
 

Simone Tonin. Chi è la Gaga Symphony Orchestra?
È un ensemble formato da giovani professori d’orchestra, tutti con meno di 30 anni, laureati nei conservatori di tutta Italia. Se dovessi dipingerla con un termine direi che è un'orchestra "symphonic-pop".

Cos’è il genere symphonic-pop?
È il nostro genere, che si pone come una grande sfida, in quanto vede l’orchestrazione di pezzi pop, rock e dance: si tratta di un arrangiamento, per cui si caratterizza per l'apporto creativo ad un brano esistente, non è una semplice trascrizione. Partiamo infatti dagli "elementi" del passato, della storia della musica, dai grandi compositori studiati in conservatorio e che ci hanno insegnato a riprendere, appunto, il passato e portarlo nel presente, nella musica contemporanea, con una forte cifra artigianale.
 

Simone Tonin


Cos'è che vi distingue dalle altre orchestre sinfoniche?
Quando arrangiamo prendiamo le canzoni da YouTube o Spotify, quindi la versione pubblicata, l’ascoltiamo a lungo e cerchiamo di trasportare la suggestione del pezzo, il carattere, in chiave sinfonica: lì c’è l’apporto creativo. In sostanza, all'interno di un pezzo viene inserita una determinata suggestione a scelta dell’arrangiatore. 
Per esempio, io mi sono trovato ad orchestrare una hit di Jennifer Lopez e all'interno di un particolare momento della canzone ho inserito una suggestione stravinskiana. Ho portato quindi Stravinsky su Jennifer Lopez oppure Wagner su Madonna.

La Gaga Symphony Orchestra è un unicum nel panorama italiano e una rarità a livello internazionale. Una vera sfida...
Quello che cerchiamo di far arrivare al pubblico è che non esiste tanto la musica pop o la musica classica, quanto più musica bella e musica brutta, nel senso che si può suonare Bach con una chitarra elettrica così come si può suonare Madonna con l’organo. Non è lo strumento a fare classico o a fare moderno.

Con la vostra peculiarità che messaggio volete trasmettere al grande pubblico?
Quello che vogliamo far capire è prima di tutto la forza dell’orchestra, quindi la potenzialità di questo insieme di strumenti che ogni volta sul palcoscenico produce un miracolo, il miracolo della musica nel suo piano e nel suo forte. Questa non è una prerogativa solo di Mozart o di Beethoven, ma una particolarità di tutta l’orchestra sinfonica, che può essere resa anche con un arrangiamento moderno, così come con l’esecuzione di un pezzo del passato.
 

Marco Pelle


Marco Pelle, nome illustre dell’arte tersicorea internazionale, firma le corografie dello spettacolo. Cosa può anticiparci?
Quello che facciamo secondo me è portare novità e giovinezza: la danza insieme all'orchestra non è una novità, il fatto però che l’orchestra sia formata tutta da under 30, così giovani e freschi, sullo stesso palcoscenico con dei ballerini che rappresentano le nuove generazioni, così come questa orchestra rappresenta la nuova generazione nella musica, è la vera novità.

Quindi vedremo unite danza e musica, grazie alla partecipazione dei Primi ballerini del Teatro alla Scala. Perché questo connubio?
Credo che il progetto in programma al Teatro Dal Verme sia unico per il fatto che abbiamo, appunto, dei danzatori provenienti dal grande "tempio classico" italiano, quale è la Scala di Milano, impegnati a ballare durante due suggestivi medley di musica pop, arrangiati in maniera sinfonica: una cosa mai vista prima! I ballerini rappresentano il classico, l’orchestra rappresenta il moderno. Li mettiamo assieme per creare una cosa che, da un lato, è estremamente moderna e pop (come direbbe Simone) e, dall'altro, è classica e, se vuoi, anche storica, perché la danza classica ha dentro di sé la storia di tutta la danza occidentale. Tutto ciò è davvero molto eccitante!
 

Chiara Galiazzo


E sembra che ci sia una sorpresa speciale per il pubblico in sala, con la partecipazione straordinaria di Chiara Galiazzo. Possiamo avere una piccola indiscrezione?
Esatto! Ci sarà un'altra sorpresa: la cantante Chiara Galiazzo presenterà il suo nuovo singolo di quest’anno Pioggia viola, interpretandolo eccezionalmente e per la prima volta accompagnata dall'orchestra sinfonica. Sarà davvero un evento unico nel suo genere!
 

Al Teatro dal Verme di Milano, data unica.
Per INFO, DATE e BIGLIETTI: Dancers in Concert (Scheda dello spettacolo)