Ognuno di noi possiede tra le fila dei propri ricordi il personale "eroe" della gioventù: un attore, un musicista, varie ed eventuali. Si parla di quella persona che adoravate come fosse un'icona e che rappresentava quanto di più giusto, buono e vero esistesse per voi.
Per me quell'eroe era, ed è ancora oggi, Joey Tempest, indiscusso e carismatico leader degli svedesi Europe. Sì, quegli Europe che negli anni '80 fecero il "botto" con il mega hit "The Final Countdown" vendendo milioni e milioni di copie in ogni angolo del globo.
Adorati dalle ragazzine come moderni Take That, l'immagine di "boy band" è sempre stata "stretta" ai cinque musicisti, tanto che il parziale declino della loro avventura sugli inizi degli anni '90 fu anche dovuto alla cronica incapacità dei promoter del pubblico e in parte di loro stessi, troppo giovani per fare i "manager" di loro stessi e di scrollarsi di dosso quel famigerato "nomignolo" di stelle cadenti.
Gli Europe invece sono molto di piu' di "The Final Countdown" e "Carrie". Sono cinque amici che dopo dieci anni (1992 - 2002), passati ognuno a percorrere strade diverse (ma pur sempre musicali), hanno capito che il momento "reunion" era arrivato e l'ora era scoccata. E che ritorno!
Nel 2004 diedero alle stampe il fantastico "Start from The Dark", una vera partenza dal "buio", come canta Joey, ma altro che buio! La band raccoglie consensi ovunque nelle date di supporto all'album e, forti e ancora piu' motivati, eccoli arrivare sul finire del 2006 con il nuovo "Secret Society", un altro tassello di pura classe nel repertorio della loro carriera. Di questo e di molto altro ancora abbiamo chiacchierato io e Joey prima dello show modenese del 26 gennaio scorso; un Joey tranquillo, pacato, rilassato ma inafferrabile "rock star", con tutti i pregi e difetti (un po' troppo "posa plastica" nelle foto) ma d'altronde, come si dice, c'e' chi può e lui, ragazzi miei, è la star e ha tutto il diritto di farla! Enjoy it!
BUONASERA JOEY...INUTILE DIRE CHE E' UN PIACERE POTER PARLARE CON UN' ICONA DEL ROCK COME TE! "SECRET SOCIETY" E' FUORI DA RELATIVAMENTE POCO E GIA' SEMBRA AVER FATTO
BRECCIA TRA I FANS: OTTIME RECENSIONI OVUNQUE E UN ULTERIORE TASSELLO DOPO "START FROM THE DARK" NELLA NUOVA RINASCITA DEGLI EUROPE. MA QUALI SONO LE DIFFERENZE SOSTANZIALI TRA I DUE ALBUM?
Ciao a tutti...e grazie mille, sono contento che il nuovo "Secret Society" ti sia piaciuto. Diciamo che "Secret Society" è la naturale evoluzione del discorso creativo e musicale che abbiamo iniziato con "Start". Abbiamo migliorato la produzione e il sound, rendendolo meno freddo e grezzo, ossia piu' uniforme e corposo, e abbiamo donato un'impronta piu' "live" ad ogni singolo brano, piu' cura verso i testi, verso gli arrangiamenti. Credo che su "Secret" ci siano tra i migliori testi che io abbia mai scritto. Un nuovo passo nella storia degli Europe, un passo molto importante.
UN EVOLUZIONE CONTINUA DI ALBUM IN ALBUM: DAI SUONI POMPOSI E TASTIERISTICI DI "OUT OF THIS WORLD", ALLE SONORITA' MODERNE E TAGLIENTI DI "SECRET SOCIETY".
COSA CI DOBBIAMO ASPETTARE NEL PROSSIMO ALBUM? AVETE GIA' QUALCHE IDEA?
Oh..giusto qualche idea.. abbiamo cominciato a buttar giù qualche traccia su demo. Ora la priorità e' il tour che ci porterà in giro fino a marzo, poi una piccola pausa prima dei festival estivi, tra cui speriamo di poter venire anche in Italia; poi ancora qualche data nell'inverno e nel 2008 contiamo di uscire col nuovo album. Un album ogni due anni insomma... 2004...2006..2008...! (ride)
PARLANDO DI TOUR: DOPO SVARIATI CONCERTI IN GIRO PER IL MONDO CHE DIFFERENZE HAI RISCONTRATO NEI VARI PAESI?
SEMBRA ASSODATO CHE I POPOLI LATINI SIANO PIU' "CALOROSI" DEGLI ANGLOSASSONI O DEGLI SCANDINAVI...
Oh, sai, italiani, spagnoli e greci... siete un pubblico davvero strepitoso, la vera essenza del divertimento e del coinvolgimento durante uno show. A differenza del pubblico di casa nostra che è più pacato, voi già dalle prime note siete già al massimo dell' euforia, mentre gli svedesi, ma anche gli inglesi, partono "in ritardo". Amano la nostra musica, e lo si capisce, ma non ti trasmettono quella passione e trasporto che solo un pubblico mediterraneo puo' avere. L'avete nel sangue!
Altra cosa con il pubblico giapponese: sono curiosi, amano tutto il rock e vengono in massa ai concerti per studiarci, osservarci, capire cosa sta dietro. Un ottimo pubblico da sempre importante per gli Europe.
E JOEY..QUESTA "AMERICA" CHE NEGLI ANNI 80 HA RAPPRESENTATO LA MECCA PER OGNI ROCK BAND CHE SI RISPETTI, COME REAGISCONO ORA DOPO VENT'ANNI, I GIOVANI AMERICANI?
Negli States è un po' diverso, i ragazzi vengono ai concerti con la con la propria ragazza. Mentre qui in Europa vedi gruppi di ragazzi di ragazze o ragazzi soli, gli americani sono sempre accoppiati a due. Una cosa strana, ma ci amano lo sentiamo!
NON DIMENTICHIAMO CHE IL GROSSO CAMBIAMENTO E' PARTITO PROPRIO DAGLI STATI UNITI AGLI INIZI DEGLI ANNI 90: IL GRANDE HARD ROCK TUTTO AD UN TRATTO NON ANDAVA PIU' DI MODA E COMPARIVANO NUOVE BANDS, IL NUOVO SOUND DEFINITO DI "SEATTLE". CREDI CHE IL GRUNGE SIA STATO UNA DELLE CAUSE CHE HA PORTATO ALLA PARZIALE "MORTE" DEL ROCK ANNI '80 E DI CONSEGUENZA AL DECLIN0 DEGLI EUROPE?
Mah, sai... sono cambiamenti... una grossa ruota che gira... diciamo che era venuto il momento di cambiare. I Guns And Roses son stati l'unica band che è riuscita a passare gli '80 ed entrare nei '90 con un sound "rinnovato", poi i Nirvana, i Soundgarden e molti altri hanno segnato davvero la fine di un'era e l'inizio di una nuova. In un lampo non andavamo piu' di moda: anche se sfornavamo album di grande spessore come "Prisoners in Paradise", il pubblico voltava l'orecchio a queste nuove sonorità, piu' grezze, più dure, meno melodiche e più "straight in your face".
Credo fummo intelligenti a sufficienza per capire che era il momento per prenderci una pausa da tutti quelli che ci identificavano solo come la band di "The Final Countdown" e l'abbiamo fatto. Ma come ti dicevo Massimo...è questione di tempo... ora le cose sono cambiate ancora e il rock degli anni '80 sta tornando; la gente si sta riavvicinando a quelle sonorità e sta riscoprendo che non le ha mai abbandonate, anzi, le ha sempre amate. Nascono sempre più festivals itineranti e i promoters puntano nuovamente su di te. E' un'onda da cavalcare fino al prossimo cambio...e noi la stiamo cavalcando alla grande!
PUOI DIRLO FORTE JOEY...HO AVUTO IL PIACERE DI VEDERVI ANCHE L'ALTRA SERA (Martedì 23 gennaio) A MILANO E AVETE LETTERALMENTE ENTUSIASMATO IL PUBBLICO MILANESE! MA SE DOVESSI PRENDERE LE CANZONI PIU' RAPPRESENTATIVE DI "SECRET SOCIETY" E PROPORCELE STASERA, QUALI PESCHERESTI?
Adoro tutto l'album da "Always The Pretender", il primo singolo, a "Love Is Not The Enemy", potente, dal coro davvero incisivo; poi "Forever Travelling"...ci divertiamo a non riproporre pari pari le medesime canzoni ogni sera ma di inserire qua e là qualche variazione.
COME HO NOTATO INFATTI A MILANO! HA FATTO LA COMPARSA LA STORICA "TIME HAS COME" (da "The Final Countdown") SPIAZZANDO PIU' DI UN FAN! (Ride)
Era tanto che non la portavamo più "on stage" e vedo che il calore che gli hanno riservato è sempre lo stesso. Credo che stasera la sostituiremo con qualcos'altro che ovviamente non ti svelo per non toglierti la sorpresa!
RIVEDREMO IN FUTURO IL JOEY TEMPEST SOLISTA?
Mah..onestamente non so. Ora il mio unico impegno totale sono gli Europe. La band è tutto quello che vogliamo, ognuno di noi vuole la band. Per ora credo che la mia carriera solista sia finita, ma in futuro come si dice..mai dire mai!
BEH JOEY....CHE ALTRO AGGIUNGERE! GRAZIE DEL TEMPO CHE CI HAI REGALATO E UN IN BOCCA AL LUPO ENORME PER STASERA! ROCK THIS PLACE OK JOEY?
Sure Man! We'll Rock This Night In Modena!
Un grazie a tutti voi di allaRadio e a tutti i nostri fans in giro per l'Italia.
You Rock Guys!
PAROLA DI JOEY TEMPEST!!!
Intervista raccolta il 26 gennaio 2007 da Massimo Agliardi.
Foto by Tommaso Penna.