Musica

"Un viaggio nel cuore e nell' anima di una donna" - Intervista a Laura Trent.

"Un viaggio nel cuore e nell' anima di una donna" - Intervista a Laura Trent.

E' da poco uscito All On Board, il nuovo disco di Laura Trent, cantante italo americana dal già notevole curriculum: due album in attivo, cinque anni in tour con Gino Paoli, autrice della musica di “Buon Compleanno” di Irene Grandi e, ultima esperienza in ordine di tempo ma prima in importanza, componente fondamentale del progetto  “Labirinti del Male”, spettacolo e riflessione artistica sul femminicidio e la violenza verso le donne. Avendo la possibilità di approfondire sia i temi dello spettacolo sia il nuovo lavoro discografico, ho fatto a Laura alcune domande...

All On Board è un concept album, quando iniziasti a scriverne le canzoni avevi già intenzione di dargli questa “forma” ?

Quando ho iniziato a scrivere non avevo idea di quale forma avrebbe preso l'album, mi sono lasciata andare ed ho seguito il mio cuore e quello che sentivo di voler esprimere.

Il titolo dell' album invita a “salire tutti a bordo” per un viaggio nel cuore e nell' anima di una donna. A cosa porta questo viaggio e quali differenze di “destinazione” ci possono essere fra un ascoltatore uomo ed una ascoltatrice donna ?

Nasce dalla mia vita stessa, ho sentito l'esigenza di svelare  un mondo interiore, un mondo al femminile. Questo mio lavoro porta a toccare con mano la sensibilità, la fragilità, il coraggio e la forza delle donne. Differenze di destinazione? La donna si riconosce e l'uomo impara a conoscerla.

Dopo “Let It Rain”, il secondo singolo estratto dall' album è “Emily”, una scelta molto forte e una bella presa di posizione in una società sempre più maschilista...

Non so se si debba parlare propriamente di maschilismo. Piuttosto ho sentito forte il dovere morale di richiamare l'attenzione degli organi preposti al controllo, delle istituzioni e della società tutta sulla fragilità fisica delle donne, attraverso l'unico mezzo di cui dispongo cioè la musica. Questo è il mio desiderio: arrivare a molti e spero che, almeno in parte, si realizzi.

Legato ad “Emily”, brano presentato il 25 novembre in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, so che è nato anche un progetto teatrale di grande forza, “Labirinti Del Male” del quale le tue canzoni costituiscono l' “ossatura”.  Di cosa si tratta ?

Sono orgogliosa di far parte di questo magnifico progetto scritto da Luciano Garofano. LDM è un’opera teatrale educativa, mescola informazione e emozione. Lo scopo di questo progetto è sensibilizzare attraverso l’arte lo spettatore. Toccheremo moltissimi teatri italiani dal 2014 in poi, la prima sarà il 19 gennaio 2014 al Teatro delle Api.

Negli Stati Uniti alla fine degli anni '90, Sarah McLachlan diede vita a Lilith Fair, un festival musicale itinerante tutto al femminile il cui obiettivo era proprio la sensibilizzazione rispetto alcune tematiche quali la violenza verso le donne, l' abbandono e lo sfruttamento. In Italia, dove ci sono molte nuove voci femminili veramente interessanti, pensi possa essere fattibile un progetto simile?

Apprezzo molto il lavoro svolto di Sarah McLachlan e sarei felice di poter seguire le sue orme e di ampliare in qualche modo il suo progetto espandendolo in Italia, visto che gli intenti sono i medesimi.

Il tuo album, concettualmente, mi ha ricordato molto alcuni lavori di Tori Amos, soprattutto nell'unire testi “forti” ad una musicalità solida ma non pesante. E' un accostamento che ho immaginato o Tori Amos è un' artista che segui e che, forse “sottopelle”, ti ha influenzato?

Sono contenta di ricordare con alcuni miei lavori un artista del calibro di Tori Amos, anche se in realtà non è un’artista a cui  mi ispiro consciamente.

Hai vissuto fra America ed Italia e quindi conosciuto bene entrambe le culture. Pensi ci sia, o hai sperimentato, una differenza di sensibilità, un diverso “sentire” le condizioni della donna fra il modo di pensare americano e quello italiano ?

Qualche volta sì. Devo riconoscere che in America si formano più facilmente movimenti passionali verso problematiche sociali, rispetto a quanto succede in Italia purtroppo. Qui in Italia siamo un pochino più distratti...

Tornando al tuo album, immagino che il nuovo anno sarà dedicato anche a portare in tour “All On Board”...

Chiaramente sì, mi sto preparando con dei musicisti molto bravi per preparare un unplugged da presentare al pubblico europeo e americano.

Se potessi portare un artista che ami in modo particolare “a bordo” del tuo tour, chi sceglieresti ?

Sicuramente Tina Turner e sicuramente sapete il perché!