Anno 2006: fuga dei piccoli dalla Tv

Anno 2006: fuga dei piccoli dalla Tv

Il piccolo schermo snobba i piccoli e per loro l’unica fuga dalla tv dei grandi è il satellite. Su 10mila minuti di tv generalista ogni solo 5 minuti cartoni e, al massimo, secondo gli esperti, dominano i programmi tranquillante, mentre la vera «tv educativa arriva solo attraverso la parabola» e tra i canali preferiti ci sono Jim Jam e Raisat Ragazzi: è quanto emerge da uno studio promosso da Meta Comunicazione, realizzato attraverso 80 interviste a psicologi, psicopedagogisti e l’analisi dei palinsesti delle principali reti generaliste (Rai, mediaste e La 7), in base a tipologie di programmi, contenuti e tipo di target cui si rivolgono, comparati con quelli delle Tv tematiche satellitari.

Reti televisive che snobbanò i più piccoli, canali come Rai 1, Canale 5 e Rete 4 che non trasmettono neanche 5 minuti di cartoni animati al giorno, per non parlare di trasmissioni educative e pensate apposta per i più piccoli. Al massimo la Tv generalista si limita a trasmettere, sostengono quasi 8 esperti su 10, 'programmi tranquillante', ma a dominare i palinsesti rimangono trasmissioni assolutamente disadatte ai più piccoli. Diseducativa (57%), poco comprensibile (48%) e addirittura potenzialmente traumatica (43%): ecco come psicologi e psicopedagogisti descrivono il piccolo schermo, che nelle case degli Italiani rimane sempre più tempo acceso.

L'unica difesa? La fuga sul satellite, dove si moltiplicano canali e programmi pensati ad hoc per i più piccoli: secondo il 62% degli esperti, infatti, la tv educativa e solo quella della parabola.
«I dati di ascolto mostrano come il pubblico giovane e giovanissimo sia in aumento ma sulle tv generaliste sottolinea Saro Trovato, presidente di Meta Comunicazione -, gli spazi dedicati ai più piccoli si riducono sempre di piu e in fascia protetta si assiste con sempre maggiore frequenza a scene che di certo non sono adatte ai bambini. Di fatto, posto che non spetta alla Tv sostituire genitori e scuola, esiste pero una Tv educativa, ed e quella via satellite. Canali dedicati ai bambini (ben 14), nuovi format, linguaggi in cui possano riconoscersi e soprattutto trasmissioni create per loro e non messe in onda solo per farli stare tranquilli, imbambolati di fronte allo schermo.

Solo considerando le reti Rai, Mediaset e La7, ogni giorno vengono trasmessi oltre 10 mila minuti di Tv, 6300 i minuti racchiusi nella cosiddetta fascia protetta. E di questi in media solo 400 sono i minuti che quotidianamente propongono immagini adatte ai più piccoli, considerando programmi pensati ad hoc per loro, cartoni animati, sit com, documentari e film.

Tutto questo in uno scenario che vede i piccoli telespettatori in aumento, sia come numero che per il tempo trascorso davanti al piccolo schermo: secondo i dati Istat, infatti si è passati dal 95,3% dei bambini e ragazzi tra i 3 e i 17 anni che guardava la tv nel 2001 a piu del 96% di oggi. Non solo, oltre il 90% di loro la vede tutti i giorni (contro l 87,7% del 2000) e tra il 16% e il 21% di loro supera le 4 ore al giorno davanti al piccolo schermo. Sui 400 minuti di programmazione (suddivisa in 7 canali), meno del 10% appare infatti pensata ad hoc per il pubblico piu giovane, e che quindi necessita di maggiori tutele.
Secondo il 35% questa tv e ansiogena, soprattutto a causa dei toni spesso urlati, ma anche destabilizzante (28%), per i modelli sociali e famigliari che spesso presenta e che agli occhi di un bambino possono apparire normali, anche se in realta sono una finzione scenica. E proprio per questa ragione puo ingenerare insicurezza (19%) e insoddisfazione, che con il tempo potrebbe persino trasformarsi in depressione (13%).

Ma cosa guardano i giovanissimi? Già a 6 anni, come evidenziano i dati Istat, iniziano a guardare 'la tv dei grandi': aumenta l attenzione per film, telefilm e i giochi a quiz. Per i maschi poi aumenta l’interesse per documentari, le trasmissioni sportive, mentre per le femmine quello per varietà, programmi musicali e reality show.

Ecco allora che sono sempre meno le trasmissioni che parlano in modo corretto ai bambini (come dice il 43%) o che addirittura li stimolino e siano educative (39%), ma questo non vuol dire che la televisione non possa essere educativa. Il 16% sostiene che il piccolo schermo non solo è diseducativo, ma è alla base di moltissimi problemi che colpiranno l’attuale generazione di piccoli spettatori: da un’analfabetizzazione di ritorno (23%), ai problemi di obesità, legati ad una vita troppo sedentaria (21%), da sempre maggiori difficoltà nelle capacità di apprendimento (18%), a una visione distorta del reale (11%).

Tra i 14 canali dedicati ai ragazzi sul satellite a conquistarsi i gradini più alti del podio (individuati in base all’analisi dei palinsesti tra quelli che uniscono il divertimento all educational) sono soprattutto Jim Jam (dedicato ai bambini dai 2 ai 6 anni), segnalato dal 35% degli esperti, Rai Sat Ragazzi (29%), che ripropone delle pietre miliari della tv educativa, come ad esempio L’Albero Azzurro e, terzo classificato, grazie a programmi che coinvolgono gli spettatori in modo attivo, Disney Channel (23%).

E per quanto riguarda i personaggi e i character più amati?
Secondo 120 bambini tra i 5 e gli 11 anni tra i piu amati, soprattutto tra i piu piccoli, rimangono i Teletubbies (48%), di RaiSat Ragazzi, anche se sono tallonati dai Wiggles (Jim Jam). Molto amati i personaggi dell’Albero Azzurro (39%) mentre tra i nuovi personaggi dei cartoon ci sono Kim Possibile di Disney Channnel (34%) e le Winx, di Rai Sat (29%). I classici della Disney, solo all ottavo posto (19%), superati da Leone, Cane Fifone e da Mucca e Pollo, veri miti per il 26% e 22%. E i classici come Calimero e Topo Gigio? Ormai nel dimenticatoio, relegati oltre il 12esimo posto.