Un romanzo pieno di teatro. La storia di un uomo che ha dedicato la sua vita al palcoscenico e che al palcoscenico dedica anche la sua morte. Edoardo è un vecchio attore che scopre di avere un male incurabile ma che non rinuncia a vivere a suo modo. Perché “ognuno a suo modo” vive, e ognuno a suo modo vuole morire.
Il romanzo, a volte un po’ retorico e scontato nella vicenda, è invece ricco e originale nelle sue riflessioni sul mondo del teatro: sul rigore dell’arte, sulla fatica delle prove, sull’idea che diventa forma, sulla straordinaria energia del palcoscenico e sul lavoro e la vita degli attori. L’autore conosce bene il settore e si percepisce ad ogni riga anche quando tratteggia l’incontro tra un autore e un produttore, anche quando riflette sul ruolo del teatro di prosa nella società dominata dalla TV.
Marco Nica, quando parla del teatro, sa di cosa parla. Nel libro si mischiano concetti di teatro professionista a concetti di teatro amatoriale, così come la vita di Edoardo si intreccia a quella di Doride, a dimostrazione che l’amore per il teatro è totale da qualunque livello lo si sperimenti e che l’amicizia tra due persone è unica ed irripetibile.
Una lettura semplice e scorrevole, talvolta condita di malinconia, adatta anche a lettori giovanissimi e utile a raccontare cosa sia l’emozione del teatro attraverso alcune storie di vita.
Il libro esprime il coraggio di un uomo e il suo amore per l’arte, racconta di una moglie fedele per tutta la vita e di un’amicizia sincera, dimostra che l’impegno comunque ripaga: pertanto un libro “fuori moda” in un paese come l’Italia, dove i valori umani più semplici sembrano dimenticati. Ma così è (se mi pare).
Cosi è (se mi pare)
Marco Nica
Seneca Edizioni Torino 2010
Pagg. 260 Euro 17,00