Apri Google, e trovi una sorpresa: un grazioso doodle celebra la grande compositrice argentina di musica leggera Maria Grever. Un ulteriore tassello per dare il giusto spazio all'altra metà del cielo.
Ieri (11 febbraio) Google ha celebrato la più grande compositrice argentina del '900 con uno dei suoi famosi “doodle”, nella home page del motore di ricerca più famoso del web.
María Joaquina de la Portilla Torres - questo il nome da nubile di Maria Grever – nacque a Guanajuato in Messico, il 14 settembre 1885, da ricchi genitori andalusi. Si trasferì giovanissima con la famiglia prima a Città del Messico e poi, nel 1888 in Spagna, a Siviglia. Rivelato un talento precoce per la musica – la prima composizione, un canto natalizio, lo scrisse scritto a 4 anni - fu mandata dal padre a studiare a Parigi nel biennio 1899-1900, prendendo lezioni anche da Claude Debussy e da Franz Lehár.
A fine 1900 fece ritorno in patria, dove continuò i suoi studi musicali con buon profitto. All’età di 22 anni convolò a nozze con Leo A. Grever, alto funzionario di una compagnia petrolifera nordamericana dal quale ebbe due figli, acquisendo in tal modo la cittadinanza statunitense.
Nel 1916 si trasferì con lui a New York, facendosi presto conoscere nel panorama musicale USA, ed iniziando a comporre anche musiche da film per due fra i maggiori studi cinematografici hollywoodiani, Twenty Centhury Fox e Paramount. Divenne pure membro dell'American Society of Composers, Authors and Publishers. Morì a Manhattan il 15 dicembre 1951, dopo lunga malattia.
Una carriera fortunata
Compositrice ed all'occorrenza paroliera, Maria Grever nella sua carriera scrisse musiche da concerto, quattro colonne sonore complete ed alcuni musicals. Però la sua fama maggiore è legata ad alcune canzoni di grandissimo ed imperituro successo. La precocità del suo talento è rivelata dalla prima d'esse, pubblicata all’età di 18 anni, A una ola, titolo che vendette in poco tempo un gran numero di 78 giri.
In tutto, la Grever compose oltre 800 canzoni, comprendenti un buon numero di bolero, brani dalle melodie languide e penetranti. Molte di esse incontrarono notevole popolarità, venendo interpretate spesso da grandi cantanti, con una diffusione proseguita anche dopo la sua scomparsa. Nel 1959, infatti, una delle sue composizioni più belle e romantiche, Cuando vuelva a tu lado scritta nel 1934, scalò le classifiche USA nella versione inglese, dal ritmo più spedito, di Dinah Washington: era What A Difference A Day Makes.
Un'altra celebre canzone del 1926 - Júrame, composta in origine per il tenore José Mojica - fu incisa da Enrico Caruso e più di recente da Plácido Domingo e Rolando Vilazòn; ma è nota sopra tutto nella bella versione ritmica con cui Julio Iglesias la ripresentò nel 1979, intitolata in italiano Pensami.
Uno sterminato numero di canzoni
Spulciando nel suo vasto repertorio, altri brani rimasti celebri sono Marinero (dal film Seas Beneath del 1931), il valzer Ti-Pi-Tin (1938), A-tisket, A-tasket (ballabile del 1938, che Ella Fitzgerald dopo averla lanciata in un film con l'orchestra di Chick Webb, tenne sempre in repertorio), Brocken Hearten Romeo (dal musical Viva O'Brien del 1941), Magic Is the Moonlight (dal film Bathing Beauty del 1944), My First, My Last, My Only, una ballad del 1945 portata al successo nel 1945 dal crooner Andy Russel.
Due anni dopo la morte le venne dedicato un film biografico, diretto dal regista sud americano Tito Davison, intitolato Cuando me vaya, dal titolo di una sua popolare canzone. Protagonista era la cantante argentina Libertad Lamarque, che in seguito incise un LP contente una dozzina di canzoni di Maria Grever. La compositrice messicana Nayeli Nesme le dedicò nel 2013 un CD ed un libro, María Grever: reflexions sobre su obra.