“Le stanze del vetro” espongono a Venezia una selezione di trasparenti lavori provenienti dal CIRVA di Marsiglia, ideati per esso da artisti di fama mondiale. Fra essi, il regista Robert Wilson.
Pensavate che Robert “Bob” Wilson fosse solamente un geniale uomo di teatro? Ebbene, non è così.
Certo la sua attività di regista è basilare, come lo sono quelle di drammaturgo, di coreografo, di designer di luci e suoni. Insomma, è un performer globale, che nei suoi spettacoli – primo il celeberrimo “Einstein on the Beach” del 1976, firmato con Philip Glass e Lucinda Childs – si contraddistingue per uno stile austero ma densissimo di significati, i ritmi volutamente allentati, la dilatazione dei consueti limiti di spazio e tempo. Come nella performance “KA MOUNTain and GUARDenia Terrace”, allestita nel 1972 su d'una cima montagnosa vicino a Shiraz, e durata ben sette giorni.
Non solo uomo di teatro
Bob Wilson è invece un artista visivo a tutto tondo, che nel 1993 vinse persino il “Leone d'Oro” alla Biennale d'Arte veneziana con un'opera di scultura. E che dal 1994 al 2004 collaborò con il CIRVA - Centre International de Recherche sur le Verre et le Arts plastiques di Marsiglia - ideando una folta serie di manufatti, tutti imperniati sul modo in cui il vetro, in qualsiasi forma e spessore, diffonde al suo interno ed all'esterno luce e colore.
Nacquero così un'ottantina di vasi di varie dimensioni, raccolti in gruppi denominati “Concepts”, realizzati inizialmente dal maestro vetraio muranese Lino Tagliapietra, in trasferta al CIRVA; ed in seguito affidati ad altri valenti artigiani dell'atelier marsigliese.
18 artisti in mostra in due sedi distinte
Siamo a Venezia. Una bella scelta dei “Concepts” di Wilson compare nell'intrigante allestimento intitolato significativamente “Una fornace a Marsiglia”, che la Fondazione Cini allestisce negli spazi de “Le stanze del vetro” all'Isola di S. Giorgio ospitandovi alcuni degli artisti transitati al CIRVA, e che con le loro opere ed installazioni ne hanno incrementato la collezione.
Fra essi Larry Bell, Lieven De Boeck, Pierre Charpin, Erik Dietman, Thomas Kovachevich, Giuseppe Penone: potrete ammirarli sino al 29 luglio 2018. Allestimento condiviso con la Fondazione Querini Stampalia, che nella sua sede a S. Maria Formosa ospita invece - tra gli altri - i lavori di Dove Allouche, Jana Sterback, Hreinn Fridfinnsson; e quelli recentissimi di Giuseppe Caccavale e Remo Salvadori, appositamente creati per questa seconda sezione che chiuderà un po' prima, il 24 giugno.