Ascolti tv: il caso Cogne "uccide" Biagi

Ascolti tv: il caso Cogne "uccide" Biagi

Annamaria Franzoni "uccide" Enzo Biagi. Sono impietosi per l'87enne giornalista i dati Auditel relativi alla seconda serata di ieri: "Porta a Porta" su Raiuno ha ottenuto il 19,7% di share, "Matrix" su Canale 5 il 13,9%, mentre il "Rotocalco Televisivo" di Biagi su Raitre si è fermato al 9,3%. Da notare che sia Bruno Vespa sia Enrico Mentana hanno cavalcato il caso Cogne, un "driver di ascolti" ormai collaudatissimo contro il quale nulla ha potuto "RT", che pure aveva debuttato il giorno prima con un'anteprima speciale andata oltre l'11% di share. Enzo Biagi Vedremo se le prossime puntate, senza la concorrenza della Franzoni, consentiranno al povero Biagi di riprendersi dalla batosta iniziale. Certo è che, con queste percentuali da La7, risulta difficile giustificare gli squlli di fanfare con cui si è celebrato il ritorno in tv del giornalista quasi 90enne. Al quale, peraltro, Filippo Facci su Il Giornale si è preso la briga di fare i conti in tasca, non prima di avere sottoilineato come Biagi sia tornato in tv su quella rete, Raitre, che aveva sdegnosamente rifiutato dopo l'"epurazione" berlusconiana: "Si era beccato una buonuscita di 3 miliardi (...), dopodiché, presi i soldi - scrive Facci - ricominciò a fare il martire e alla fine, siccome non era ricco abbastanza, ha pietito un altro miliardo l'anno: e ha avuto il coraggio di rilasciare interviste per lamentare che tante famiglie guadagnano solo mille euro al mese". Insomma, la prima puntata di "RT" non sembra giustificare l'esborso della dirigenza di Viale Mazzini. Che, a costi molto più bassi, avrebbe forse potuto dare spazio a tanti giovani (e validi) giornalisti che lo reclamano.