Boris, guarda come ti stritolo la fiction

Boris, guarda come ti stritolo la fiction

Su Internet, la fiction Boris vive già da tempo attraverso il blog. Ci sono i post semi-seri della produzione, come «Setiquette», ovvero piccolo manuale di sopravvivenza, la cui regola numero uno recita così: «Non importa chi ti credi di essere o perché sei sul set. Obbedisci. A chi è sopra di te. O a chi è più raccomandato. E se devi portare il caffè, zitto e muto. E concentrati. Se inciampi, sei fuori!». C’è l’ultima notizia ghiotta: la sigla sarà cantata da Elio e le Storie Tese. E ci sono i commenti dei lettori, che chiedono dritte e gossip sulla prima serie prodotta da Fox Channels Italia, dal 16 aprile in onda tutti i lunedì alle 23 per quattordici puntate, serie che più «anti-serie», o «fuori-serie» per dirla come gli spot del programma, non si può. Perché Boris le fiction le prende di petto, le stritola: è la storia di una troupe televisiva intenta a girare un’improbabile seconda stagione della soap Gli occhi del cuore, produzione di cui si vedrà ben poco, in verità, a parte qualche dialogo surreale e qualche fotogramma rubato dal monitor sul quale il regista tiene il piccolo acquario a bolla in cui vive Boris (di qui il titolo), pesce rosso portafortuna. Povera troupe, invece, ostaggio delle leggi dell’audience, professionista dell’arte di arrangiarsi, «culturalmente rassegnata al brutto», «impegnata a non urtarsi o non inciamparsi addosso nell’enorme casino del set». Ci sono il regista, interpretato da Francesco Pannofino; l’assistente alla regia, Caterina Guzzanti; il delegato di produzione, Antonio Catania; il direttore della fotografia, Ninni Bruschetta; il capo elettricista, Paolo Calabresi; lo stagista, Alessandro Tiberi, che ben presto imparerà come il suo spirito d’iniziativa e la sua competenza siano un intralcio, altro che pregi. E naturalmente ci sono il divo e la diva, un Pietro Sermonti ex Medico in famiglia, e l’emergente Carolina Crescentini di Notte prima degli esami - Oggi. «Faccio un’attricetta “cagna”, negata nel recitare ma imposta dalla produzione, quella raccomandata, insomma, intoccabile. Un ruolo che mi ha divertito molto», racconta la Crescentini. Un assaggio arriva sempre dal blog, nella sezione «La bella e la bestia». La diva viene distrutta così: «Con quella faccia d’angelo potrebbe abbindolare tutti. Certo trasformarsi in un attore cane è una gran fatica! Eppure lei ci riesce, anche solo per dire “Non so”!». «Il difficile è stato proprio far recitare male dei bravi attori professionisti», dice il regista Luca Vendruscolo, un passato di cortometraggi e nel 2003 il film Piovono mucche sul mondo del volontariato e dei disabili. Nella soap Boris, nata da un soggetto di Luca Manzi e Carlo Mazzotta, potevano mancare le guest star, come tradizione in tutte le serie più popolari? Certo che no, e così compariranno a sorpresa Giorgio Tirabassi, Luisa Ranieri, Cecilia Dazzi, Roberto Herlitzka, Margot Sikabonyi, Valerio Mastandrea. Ritmi veloci, comicità e tormentoni già a partire dalla sigla confezionata da Elio e le Storie Tese, che hanno adattato un brano del loro prossimo album (in uscita nell’autunno 2007), sostituendo il testo originale con uno ispirato alla trama de Gli Occhi del Cuore e con una melodia che richiama ironicamente le sigle delle soap più famose. Ironia e gioco anche nelle immagini della sigla, una divertente carrellata dei personaggi principali nella veste di improvvisati cantanti in playback.