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Centoquindici “Abbonati Abbandonati” lanciano un appello per la ripresa delle attività musicali

AIAM
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Dal 25 gennaio ogni giorno l'AIAM pubblica sui suoi social il video-appello di un “Abbonato Abbandonato”, uno degli innumerevoli spettatori in attesa di tornare a teatro.

L’AIAM - Associazione Italiana Attività Musicali rappresenta ben 115 istituzioni italiane – alcune ultra centenarie – che promuovono la cultura musicale. Sono associazioni concertistiche, formazioni orchestrali e festival, oltre che corsi, concorsi ed enti di promozione vari, che danno vivo e capillare impulso alla cultura musicale nel nostro paese.

L'elenco delle realtà affiliate è assai nutrito, ed attraversa senza soluzione di continuità l'intero Bel Paese, da nord a sud. A conferma di tanta vitalità, nel 2019 – ultimo anno di regolare attività concertistica – essa segnala come siano stati staccati complessivamente dalle sue associate oltre 1.600.000 biglietti, evidenziando un afflusso assolutamente imponente di spettatori.

L'Orchestra da Camera di Mantova

Un’Italia privata di musica, arte, bellezza

Nell'anno appena terminato, dominato dall'emergenza Covid 19, tutte le realtà affiliate all'AIAM che non hanno potuto operare a regime o addirittura son dovute rimanere ferme, hanno posto in grande evidenza le notevoli difficoltà sopportate da artisti, tecnici ed operatori in genere del settore concertistico, economicamente e professionalmente abbandonati a sé stessi. 

Ed hanno ribadito con forza che la cultura non è un bene superfluo, né tantomeno pericoloso per la salute; è invece un bene prezioso per l'accrescimento culturale di ognuno e fondamentale per la comune coesione sociale, e nelle sale da spettacolo la salute è tutelata con appositi e rigidi protocolli sanitari. In questi giorni, perdurando malauguratamente la chiusura per legge di teatri e sale da concerto, l'AIAM ha deciso sia giunto il momento di dare voce anche agli spettatori.

La Cappella dei Turchini di Napoli (Foto di Alessia Della Ragione)

Cultura e speranza in un mondo migliore

E' così che dal 25 gennaio, a tre mesi cioè dalla chiusura decretata il 26 ottobre scorso, ogni giorno l'AIAM pubblica sulla sua pagina Facebook un video-appello, inviato anche a tutti i media italiani, rivolto da un “Abbonato Abbandonato”. Cioè da uno degli innumerevoli spettatori in stand by, diverso per ognuna delle sue 115 realtà associate, presenti in un tessuto che unisce città lontane come Bolzano e Noto, e grandi metropoli come Milano, Roma e Napoli, che ospitano associazioni AIAM. 

Il Concorso Pianistico F. Busoni di Bolzano 2019


In questo modo anche il pubblico, cui viene negata la fruizione diretta della cultura e dei beni musicali, e che attende con ansia la loro riapertura, può far sentire pubblicamente la sua voce.

Intento dell'AIAM è quello di riprendere da capo dal 116° giorno in poi, in mancanza di novità, questa sorta di “resistenza musicale”, nella speranza di contribuire alla piena ripartenza dell'attività artistica e culturale del nostro paese.