Alla partenza il Festival Organistico Internazionale “Città di Treviso e della Marca Trevigiana”, che raggiunge quest'anno la sua 32ma edizione.
Dodici concerti per altrettanti organi storici o comunque di grande interesse. Questo in sunto il Festival Organistico Internazionale “Città di Treviso e della Marca Trevigiana” in programma dal 25 settembre al 11 ottobre 2020.
Coinvolgendo quest'anno solo artisti italiani – sia giovani interpreti, sia maestri di fama internazionale - dato che l'emergenza Covid 19 limita il movimento dai vari paesi europei; ed ha anzi impedito pure l’annuale meeting di ECHO, l’associazione dei Festival Organistici Europei.
Sette concerti a Treviso, cinque in provincia
Il direttore artistico del Festival, l'organista Roberto Antonello, ed Asolo Musica/Veneto Musica hanno previsto sette concerti nella città veneta (di cui quattro nella suggestiva “Promenade” pomeridiana del 3/10) e cinque in altrettanti comuni della provincia.
Tutti volti, come sempre, a valorizzare l’inestimabile patrimonio di organi custodito nella Marca Trevigiana che – tenuto conto anche dei grandi strumenti di scuola antica o di stampo ottocentesco realizzati ex novo negli ultimi decenni – permette un'ampia selezione di scelte in quanto a sonorità, epoche e stili compositivi.
Dalla severità di Bach alla mondanità dei nostri operisti
Il festival parte il 25 settembre, con il tradizionale appuntamento interamente dedicato a J.S. Bach all’organo Zanin 1888 della chiesa parrocchiale di Santa Bona in Treviso - alle sue tastiere Edoardo Bellotti - per terminare l' 11 ottobre nella Chiesa Parrocchiale di Santa Lucia di Piave con l'esibizione di Federica Iannella all’organo Zanfretta1892; il programma qui sarà dedicato ad alcune trascrizioni da melodrammi di musicisti italiani dell'Ottocento.
Autori romantici francesi invece per Elisa Teglia all'organo Zeni 1999 di Salgareda (il 26/9); un'astratta, ideale pinacoteca musicale per Alessio Colasurdo all'organo Callido 1799 di San'Ambrogio di Fiera a Treviso (27/9); un viaggio fra Rinascimento e Barocco con Francesco Cera al grande strumento di stile rinascimentale Zanin 1999 installato nella sconsacrata chiesa di S. Caterina sempre a Treviso (1/10).
La “Promenade” attraverso gli organi trevigiani
Il 3 ottobre si svolgerà in città la tradizionale Promenade Organistica che vedrà due giovani esecutori – Tomas Gavazzi e Antonio Pantalone - impegnati in un percorso circolare che partirà alle 15.00 da Sant’Agostino con l’Organo Serassi 1858, per passare al Callido 1769 di San Gregorio; quindi arrivo nella Chiesa della Croce con l’organo più antico di Treviso, un Nacchini 1750, per tornare infine a Sant’Agostino.
Il domenica 4 ottobre, nella Parrocchiale di San Trovaso di Preganziol Manuel Tomadin siederà all’organo Bazzani 1843, affrontando con il flautista Fabiano Martignago un programma dedicato al '700 europeo. Un altro '700, quello della fertile scuola veneziana, lo troveremo nell'appuntamento del 9/10 nella Parrocchiale di Casale sul Sile, con l’Ensemble Accademia Palatina (Jeanne-Marie Lelièvre, soprano; Thomas Chigioni, cello; Elia Pivetta, organo positivo).
Il prezioso strumento Barbini 1758 custodito nella Chiesa di Caselle di Altivole sarà utilizzato il 10 ottobre dall’organista Ismaele Gatti, per una esplorazione della variegata produzione musicale tra Veneto e Marche.
Ricordiamo, a questo proposito, che in quest'ultima regione sono presenti moltissimi organi di scuola veneta, e che il famoso organaro Gaetano Callido vi installò buona parte della sua produzione.