Da Camilleri a Fois, in tv l'Italia dei crimini

Da Camilleri a Fois, in tv l'Italia dei crimini

Si comincia con Andrea Camilleri e Catania e si prosegue con altri sette scrittori per raccontare altrettante storie di delitti a comporre un'Italia declinata secondo il codice del noir. E' il progetto 'Crimini', una collezione di film per la tv che coinvolge otto popolari giallisti e un gran numero di registi e attori spesso più visti al cinema che in tv.

La serie andrà in onda su Raidue il mercoledì dal 6 dicembre e potrebbe avere un successivo sviluppo con un "Crimini 2" qualora l'esito del pubblico sia confortante. Prodotta da Rodeo Drive di Marco Poccioni, Marco Valzania e Giovanni Facchini con Rai Fiction, la serie vuole raccontare - hanno detto alcuni degli autori presenti oggi alla Rai - l'Italia nella sua diversità recuperando anche una tradizione di letteratura poliziesca. Dopo la Catania di Camilleri, ci sono la Napoli di Diego De Silva, la Bologna di Carlo Lucarelli, l'Isola d'Elba di Giorgio Faletti, la Roma di Giancarlo De Cataldo, che è anche coordinatore dell'intero progetto, e a seguire a gennaio la Cagliari di Marcello Fois, la Padova di Massimo Carlotto e la Milano di Sandrone Dazieri. Si tratta di "un'operazione complessa - ha detto il direttore di Rai Fiction Agostino saccà - perché sono otto racconti appositamente scritti per la tv. In questo modo la Rai torna alle proprie radici, penso ai Racconti del maresciallo di Mario Soldati".

Giancarlo De Cataldo ha spiegato il progetto 'Crimini': "La tv per me non è mai stata una parola insulto, anzi misurarci con la scrittura televisiva è stato per noi autori una bella sfida. Rispetto alla fiction in divisa da poliziotto o da carabiniere cui è abituato il pubblico televisivo abbiamo virato su un altro registro: se quella alla fine corre il rischio di essere consolatoria o rassicurante, la nostra invece pur non avendo crimini estremi, racconta un lato oscuro dell'Italia. E ne abbiamo parecchi tra corruzione, devastazione del paesaggio, accoglienza dello straniero". Beppe Fiorello è il protagonista del primo film tv in onda il 6 dicembre: 'Troppi equivoci', da un soggetto di Andrea Camilleri trasposto in immagini da Andrea Manni. E' la storia di uno scambio di persona e di due omicidi all'apparenza inspiegabili con Beppe Fiorello, ancora una volta 'L'uomo sbagliato' che diventa una sorta di giustiziere privato.

"Il pubblico televisivo, specie quello di Raiuno, è abituato a vedermi in personaggi storici, del passato. Questa volta si trattava di una storia contemporanea, di un personaggio che mi somiglia malinconico e solitario e di una storia ambientata nella città in cui sono nato, Catania. Per me era un'occasione da non perdere e anche - ha proseguito Beppe Fiorello - l'operazione furba di chi vuole avvicinare un pubblico che di solito non ha, quello dei giovani che seguono Raidue". L'attore sta finendo di interpretare a Napoli una fiction per Raiuno su Giovanni Moscati, il cosiddetto medico dei poveri, della Napoli di fine '800 in una fiction diretta da Giacomo Battiato.

''Poi sarò un pugile in una storia ideata da me con Alessandro Pondi, sceneggiata in due puntata da Andrea Purgatori e Paolo Logli intitolata 'Il bambino della domenica' che sarà prodotta dalla Casanova da fine marzo per Raiuno. E' ispirata all'adozione temporanea che pochi conoscono e che è una pratica che si può fare per aiutare bambini disagiati a trascorrere un po' di tempo serenamente. Conto di riuscire ad ambientarla dove sono cresciuto, nella città di Augusta".

Quanto alla programmazione dal 6 dicembre, fuori della garanzia pubblicitaria, Agostino Saccà ha precisato: "Dal 3 settembre al 10 giugno la Rai è sempre in garanzia, non c'é più questa distinzione, è sempre battaglia tutti contro tutti e a questo progetto ci crediamo". Prima ancora di vedere 'Crimini' in tv i racconti degli otto giallisti italiani sono stati raccolti in un'antologia che pubblicata da Einaudi in stile libero è stato uno dei successi editoriali di questa estate. Conclude Marcello Fois: "L'Italia è una nazione che si compone di diversità, la letteratura, il florido filone poliziesco, c'é già arrivata, la tv ci prova ora con 'Crimini' e questa è la forza di questo progetto".