Funari, nuovo programma Mediaset

Funari, nuovo programma Mediaset

L'ultima trasmissione presentata in Mediaset, A tu per tu, risale a sei anni fa. Gianfranco Funari potrebbe presto tornare con un nuovo programma. Uno show, definito "faraonico, senza precedenti per la televisione italiana" che nasce da un'idea covata dal conduttore per 10 anni, ma alla quale ha dato forma negli ultimi due mesi. "Testimonierà la mia decennale lotta per l'articolo 21 della Costituzione", dice Funari.

"A garanzia del pluralismo delle idee, che in Italia è monco - tiene a precisare - perché al posto del pluralismo abbiamo lo schierantismo, tutti si schierano da una parte o dall'altra. Un atteggiamento che mi ha allontanato ancora di più dalla politica".
A questo proposito, il conduttore non risparmia una stoccata all'ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi: "Lui che è stato al di sopra delle parti per sette anni, doveva volare alto, non scendere a dichiarare ciò che voterà al referendum. Mi ha dato un dolore e la più grande delusione". Funari, 74 anni, romano, tornato alla ribalta negli ultimi mesi grazie agli interventi in trasmissioni come Markette, Matrix e Il senso della vita, che puntualmente sono coincisi con un picco negli ascolti, preferisce comunque non rivelare particolari sulla sua nuova creatura.

"Quando abbiamo registrato il numero zero a Mediaset hanno addirittura voluto fosse tolta la bassa frequenza in modo che non trapelasse niente sui contenuti". Enrico Lucci, Anna Falchi, Rosalinda Celentano e la moglie del conduttore, Morena Zapparoli saranno i suoi compagni di viaggio: "Con Enrico c'è un affiatamento secolare, per me è come un figlioccio putativo; Anna e Rosalinda hanno le facce e le personalità giuste per i ruoli che avevo in mente; mia moglie Morena, invece, ci sarà perché è la migliore attrice del mondo, visto che mi ha sposato".
Riguardo rete e orario di messa in onda non c'e niente di definito: "E' una decisione che non è stata ancora presa. Loro stanno valutando se il programma li interessa, io dirò di sì a un'eventuale proposta a seconda delle garanzie e il compenso economico che offriranno. A quasi 75 anni non ho la smania di stare per forza in televisione". Pare comunque che la prova generale sia andata bene: "Alcuni dirigenti mi hanno detto di essere molto soddisfatti, io che non sono mai contento, penso che alcuni aspetti si possano migliorare".

Come mai non ha pensato di proporre l'idea alla tv pubblica? "Perché Mediaset mi sembra molto più interessante in questo momento. Poi, nel dopo elezioni in Rai ci sono assetti di lottizzazione che cambiano ed è inutile andare a parlare con persone che tra qualche mese non saranno più al loro posto"'.