Quattordicesima e ultima puntata stasera su Canale 5 dalle 21.10. Alessandro, Andrea, Guendalina e Milo concorreranno per un montepremi di 500 mila euro. Finale col botto per questa settima edizione del reality. Tiziano, improvviserà un medley mentre Elisabetta sarà coinvolta in qualche gag.
Intanto i ragazzi hanno dovuto fare i conti con la "donna bionica" e i suoi rimproveri sulla loro forma fisica alquanto trascurata.
Muscoli non più tonici, una certa pesantezza. Milo confessa di voler eliminare la pancetta, Guenda insoddisfatta a trecento sessanta gradi: cambierei tutto. Più contenuto Alessandro: un po' di petto.
"Fisicamente come siete plasmati negli ultimi giorni? Siete diventati più belli?", domanda come un fulmine e gela gli inquilini che si guardano con occhio critico e poi ammettono le loro, diciamo così, imperfezioni. Poi l'affondo dell'istruttrice con la domanda fatidica: "Cosa vorresti cambiare del tuo corpo?".
Il primo a farsi avanti è Milo, che focalizza il problema sulle rotondità della pancia. Stesso desiderio di Andrea che vorrebbe piallare, sì, la pancia ma resuscitare anche il suo didietro, un tempo, a detta sua, ben tonico e tornito. Guendalina è disfattista: "Tesoro, a parte le tette, tutto". Il riccioluto vigile del fuoco, invece, è più clemente con se stesso e dichiara di voler sviluppare solo un po' di pettorali.
"L'ultimo che arriva fa 25 flessioni", minaccia l'allenatrice animata, non c'è che dire, da un'intenzione a dir poco titanica: rimettere in sesto i nostri ragazzi a poche ore dalla finalissima. L'ultimo ad arrivare è, come al solito, il giornalista toscano che viene subito costretto a pagare pegno. Dura lex, sed lex.
D'altra parte la donna bionica fin da subito ha spezzato la quiete della Casa, risvegliando negli inquilini il desiderio di forgiare i loro muscoli. "Vi siete visti?", tuonava con fare autoritario. Per poi dispensare consigli in materia di sex-appela. "Alle donne piace il petto importante". I quattro finalisti, colpiti di sorpresa, avevano inizialmente sgranato gli occhi in segno di protesta, poi però si sono in qualche modo assoggettati al tour de force.
Fonte: TgCom