"Ero entrata con l'idea di rimanere chiusa per soli tre giorni". E invece Francesca, la rossa napoletana verace, c'è rimasta ben 84 giorni dentro la Casa del Grande Fratello. E ha trovato pure l'amore. "Spero, fuori dal programma, di poter costruire con Andrea un rapoporto armonioso e simpatico", rivela a Tgcom con un tono filosofico da "se son rose fioriranno". Ora, lei pensa a godersi questa favola e non vede l'ora di tuffarsi nella sua Napoli per incontrare i familiari e gli amici.
"Mi sono detta entro e litigherò con tutti, scappo via. Poi la vita lì dentro ha preso una piega diversa". Già, è arrivato Andrea e Cupido ci si è messo di mezzo. "Non esattamente. C'è stato un momento prima del quale per lui nutrivo solo tanto affetto". Poi cos'è successo? "In un attimo è cambiato tutto: da una risposta, un confessionale, un gioco di parole, un cornetto e una canzone ho provato qualcosa di più profondo, diverso. Ora ci attende la prova del nove".
E' ancora frastornata, Francesca, il clamore che fagocita chi esce dalla Casa è sempre assordante. La sua voce tradisce stanchezza, di quella che uno si trascina dentro per non aver dormito abbastanza. Ha perso un po' lo smalto quella combattività con cui ha affrontato i memorabili scontri con l'altro rosso del reality, Massimo. "Ma con lui non si è trattata di cattiveria, solo che non sopportavo il fatto che non volesse rispondere alle mie domande, alle mie provocazioni. E' stata una buona cattiveria, diciamo così".
Capitolo Guenda, con tanto di implicazioni saffiche. Nel senso che quel bacio sulla bocca al sapor di cioccolato fra le due è stato uno dei capitoli più piccanti di questa edizione. "Tutta colpa della cioccolata, io ne vado pazza. Mi fa anche questo: ho visto le labbra sporche di cacao di Guenda, ma anche di Andrea, e mi ci sono buttata avida". "A parte gli scherzi, sono felice del rapporto che è nato con Guenda, una bella amicizia che mai avrei immaginato potesse nascere in un reality".
Ambizioni di lavorare nel mondo dello spettacolo, Francesca, dice di non coltivarne. "Non so fare niente, non ho nessun tipo di capacità artistica e quindi sarebbe assurdo dicessi: voglio fare questo, piuttosto che quest'altro. Per ora voglio vivere questa fiaba, è un bellissimo momento ma rimango sempre l'autista di Napoli"