Botta di romanticismo nella Casa. Dopo Alessandro tocca a Milo impugnare carta e penna e scrivere una lettera alla sua amata Guendalina:
"Cara Guenda, ora che il destino potrebbe dividerci voglio dirti ciò che ho sempre tenuto nascosto: sei stupenda. Dirti ti voglio bene sarebbe una bugia, perché il bene è per gli amici, tu sei di più; che bello stringerti e darti quei baci che ho imparato a rubarti quando mi sentivo solo. Chissà, fuori potremmo capire che così diversi siamo fatti l'uno per l'altro".
“Non ho parole", è il commento di Guenda alla lettera scrittale da Milo. La bionda sembra non riprendersi per le improvvise parole del suo spasimante, e da buona pettegola (pur di origini nobili, per carità) è subito andata a rileggere le righe alle sue amiche. Simona e Francesca, dopo la lettura, le fanno un applauso. La romana, però, da sempre "avversaria" di Milo, mette la pulce nelle orecchie della ragazza: "A me sembra uno scherzo, non ci credo". Ma Guenda non si fa scoraggiare, soprattutto grazie al supporto di Francesca: "Lo sapevo che Milo aveva un lato romantico. Sei proprio una ragazza fortunata". Invece la povera napoletana è sempre costretta a rincorrere il suo Andrea.
Al quale tra le altre cose, questa notte, gli è stata dedicata una canzone (sulle note di Piccolo Grande amore). Eccola: "Quella camminata da Toscano, da ricchione solo lui ce l'aveva poteva avere...Con quel capello un po' strano e quelle giacche così... Ormai sei fragato, prima poi si vede, esce fuori il tuo lato...Sai gay davvero, sai gay davvero...E lei, lei mi guardava con sospetto...Io me l'ho sentivo che lui era un piccolo, grande gay, solo un piccolo grande gay...Adesso che, non sai cosa dire...Adesso che ti abbiamo scoperto...Adesso che, sei un piccolo grande gay...". Alla faccia dei Dico.